Musica

Tredici Pietro: il figlio di Gianni Morandi pubblica il suo primo EP, “Assurdo”

Tredici Pietro è il nuovo fenomeno musicale italiano, uscito con il suo primo EP venerdì 7 giugno. Il mini-album è disponibile su tutte le piattaforme digitali, sia di streaming che download, con il titolo “Assurdo”. E’ considerato un vero talento, del rap e trap, con delle influenze d’oltreoceano ed uno stile veramente personale e riconoscibile. L’ep è stato prodotto da Mr Monkey e subisce tantissimo l’influsso di quella corrente rap californiana, a cui Tredici Pietro si ispira. “Assurdo” contiene 7 tracce, uscito con Thaurus Music, ed è un progetto interamente autobiografico, anche se, a tratti, duro e cupo.

Il primo lavoro discografico, per Tredici Pietro, arriva dopo il grande successo dei singoli che hanno anticipato l’ep. Le sue hit sono diventate virali in pochissimo tempo e, tanti giovani, come lui, hanno potuto apprezzare la sua indole e la sua musica. Dopo “Pizza e fichi”, “Piccolo Pietro”, “Rick e Morty” e “Passaporto”, questo ep rappresenta la prima vera svolta per Tredici Pietro. Questa è la sua prima vera chance di fare della musica il suo mestiere.

Intervistato da Allmusicitalia, ha raccontato

Assurdo è un progetto che aspettavo di fare uscire da mesi, un salto verso un modo sempre più personale di fare musica. Non sapevamo cosa sarebbe uscito fuori, io e Mr Monkey abbiamo seguito un flusso che ci ha portato ad avere, dalla prima traccia all’ultima, musica coerente con sé stessa, senza imporci alcun limite sonoro.

Il disco abbraccia più sfere della nostra emotività e si proietta idealmente nel mondo musicale dei prossimi anni, è una sorta di anticipazione della strada che intendo percorrere senza pormi vincoli artistici e personali di nessun tipo.

Molti fanno finta di non ricordarlo, forse anche lui, ma non rinnega niente. Tredici Pietro è però lo pseudonimo di Pietro Morandi, l’ultimogenito di casa, per papà Gianni e mamma Anna. Lui, come suo padre, vuole vivere di musica, che è la sua più grande passione. E, come lui, è appassionato e sognatore, anche se meno disilluso. Tredici Pietro, anzi, non racconta solo il bello o l’amore, ma parla dei problemi e le piaghe della società, attraverso gli occhi di un giovane come lui. Lontanissimo dal genere del papà cantautore, lui si è affidato ad un altro tipo di cantautorato, potremmo dire “underground”. Pietro è cresciuto respirando musica, sin da bambino, tra suo padre e suo fratello, che pure opera nell’industria musicale.

Tredici Pietro dice la verità, la carriera musicale è successa per caso, nella sua vita, quasi come una tappa naturale della sua crescita. Ha cominciato a guardare i video su Mtv, quando era piccolo, fino ad appassionarsi alla cultura hip hop e iniziare a scrivere i primi versi.

Penso sia impossibile, per uno che è cresciuto nella mia famiglia, allontanarsi dalla musica, visto che la fanno tutti in casa. […] Le prime cose le facevo ascoltare ai miei amici, che sulle prime dicevano che assomigliavo a questo, o che copiavo quest’altro. Schiettamente mi dicevano che non avevo nulla di originale e questo mi ha spinto a cercare di fare di meglio. Fino a quando qualcuno di loro ha cominciato a dire che qualche pezzo spaccava. Dentro casa non ho mai fatto sentire niente a nessuno.

Oltretutto l’atteggiamento generale era quello di disincentivare ogni velleità musicale, non in maniera diretta, ma diciamo che non c’era una spinta a fare musica. Quindi non la facevo sentire a nessuno di loro. Nemmeno a mio fratello. I miei genitori lo hanno saputo il giorno che è uscita la prima canzone. […] Ho sempre lavorato fuori casa, cercato studi e persone fuori dal circuito familiare. Mi sembrava un buon metodo.

Sul suo cognome Tredici Pietro ha qualcosa da dire. Chiamarsi Morandi è, per lui, uno svantaggio, perché l’interesse è dato di più da quello che dalla sua musica. Ma, dall’altra parte, c’è anche il vantaggio di avere delle attenzioni di cui molti altri, all’inizio, non godono.

Pulsante per tornare all'inizio