Chernobyl, la serie evento di HBO/Sky: sconvolgente racconto di verità
Chernobyl è la nuova serie-evento (miniserie) del colosso HBO ed è finalmente arrivata anche in Italia, su Sky Atlantic e Now Tv. Lo show è di Craig Mazin e diretta da Johan Renck. I cinque episodi da cui è composta, ricostruiscono la tragedia del Disastro di Černobyl’, avvenuto il 26 aprile del 1986 in Ucraina. In quel giorno ci fu un’esplosione della centrale nucleare V.I. Lenin, il più grave incidente accaduto in uno stabilimento del genere. È uno dei due incidenti classificati come catastrofici con il livello 7 e massimo della scala INES dell’IAEA. Insieme all’incidente avvenuto nella centrale di Fukushima Dai-ichi nel marzo 2011.
Le cause del disastro furono non ben specificate, anche dopo diverse indagini. Sicuramente ci fu una negligenza generale di tutto il personale, ma anche delle mancate norme di sicurezza. Il tutto dovuto a scarso interesse degli investitori ed una pessima gestione amministrativa ed economica della centrale nucleare.
La potenza (e, di conseguenza, la temperatura), per errore umano, aumentò in modo brusco nel reattore numero 4. Questo determinò la scissione dell’acqua di refrigerazione in idrogeno e ossigeno, a così elevate pressioni, da provocare la rottura delle tubazioni del sistema di raffreddamento. Il contatto dell’idrogeno e della grafite incandescente delle barre di controllo con l’aria, causò una fortissima esplosione (400 volte superiore alla bomba di Hiroshima). Lo scoppio provocò lo scoperchiamento del reattore e di conseguenza causò un vasto incendio. Quello fu l’inizio del vero incubo di Chernobyl: una nube fortemente radioattiva si alzò nell’aria e, a macchia d’olio, iniziò ad investire un territorio sempre più vasto.
336.000 persone sono fuggite dalle loro case e dai loro paesi, cercando luoghi meno contaminati. Nubi radioattive raggiunsero anche l’Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia, con livelli di contaminazione via via minori. La nube investì anche l’Italia, la Francia, la Germania, la Svizzera, l’Austria e i Balcani, fino a piccoli residui sulla costa orientale del Nord America.
La serie tv è ricca di dettagli storici e scientifici e non risparmia nessun dettaglio della vicenda, anche quelli più sconvolgenti. Tra le fonti più autorevoli c’è anche il libro Preghiere per Chernobyl, scritto da Svetlana Aleksievic nel 1997. In quel volume sono raccolte tantissime testimonianze di chi c’era ed ha vissuto sulla propria pelle il disastro del 1986. Mazin ha dichiarato
Ho iniziato a leggere a riguardo e ciò che ho scoperto è che, oltre al fascino della storia dell’esplosione, ciò che mi colpiva veramente erano le storie incredibili degli esseri umani. Di quelli che l’hanno vissuta e che hanno sofferto, si sono sacrificati per salvare le persone care, i connazionali, l’intero continente.
Le vittime sono state tantissime, se ne contano quasi 100.000 a causa dell’onda radioattiva. Ancora oggi, si rileva, in alcune zone, un livello di contaminazione al di sopra della norma.
Al centro della storia della serie tv Chernobyl c’è il fisico nucleare Valery Legasov, interpretato da Jared Harris. E’ lui che cerca di salvare il suo Paese, dove si scarica la colpa continuamente su qualcuno, insabbiando come siano realmente andate le cose. L’Ucraina allora era sotto il controllo dell’Unione Sovietica e, questo disastro, arrivò fino ai vertici, in un circo mediatico di orrori. Questa è una serie coinvolgente, ma scioccante allo stesso tempo.
Ci sono immagini esplicite dei corpi martoriati, bruciati, nella disperazione degli ospedali. Si vedono le missioni suicide dei veri “eroi” della storia: i vigili, i soldati e gli operai. Lo scempio di quella tragedia non è fan service, attirato dallo splatter facile. E’ un percorso negativo per far comprendere cosa sia accaduto per davvero, al di là delle verità insabbiate. Lo spettatore viene risucchiato in un orrore, che sembra non avere fine ma, allo stesso tempo, ti fa aprire gli occhi. Certamente è da vedere.