Maturità 2019, manca solo una settimana! E, anche se l’ansia cresce e l’esame sembra un appuntamento da incubo, non bisogna assolutamente farsi prendere dal panico. L’esame di Maturità e una tappa obbligatoria di ognuno di noi, un rito di passaggio che ci segna, che ricorderete per sempre. C’è da dire, però, che la “colpa” non è tutta degli studenti maturandi. Che pure, dobbiamo ammetterlo, spesso si riducono davvero all’ultimo momento, con le maratone di studio. Oppure che tentano il “tutto per tutto”, con recuperi lampo e cercano di scovare indiscrezioni sull’esame online. Niente di più sbagliato, soprattutto quest’anno: studenti e professori sono stati colti di sorpresa, per questa Maturità 2019.
Le regole sono cambiate solo a novembre, ad anno scolastico già iniziato. E già questo ha destabilizzato tutto il corpo docenti e i ragazzi, prossimi all’esame. Il Miur ha redatto una nuovissima struttura della Maturità, in vigore proprio da quella in corso, del 2019. Come stabilito dalla riforma della Buona Scuola, l’esame di Stato non avrà più tre prove scritte ed una orale, ma solo le prime due. Hanno dunque eliminato il temuto quizzone, la terza prova, che comprendeva diverse materie, con risposte aperte o brevi. La Maturità 2019 prevede invece la canonica prima prova con il tema di italiano e una seconda prova scritta multidisciplinare. Un’altra novità è quella sulla tesina, da discutere nell’interrogazione orale. Bene, anche questa è stata del tutto cancellata. L’orale dell’esame di Stato, da quest’anno, prevede una prova orale diversa, in cui verranno poste domande su più discipline.
Mercoledì 19 giugno prenderà il via la prima prova della Maturità 2019. Come da prassi, ci sarà lo scritto di italiano, per tutti gli indirizzi, indistintamente. I ragazzi avranno sei ore a loro disposizione, per comporre un elaborato originale e strutturato. Potranno utilizzare tutti il vocabolario di lingua italiana e, come sempre, ci saranno tre tipologie diverse di tracce. La prima è l’analisi del testo, che potrà essere in prosa o versi, un tema di attualità e una nuova modalità, aggiunta quest’anno. La terza tipologia è quella del testo argomentativo, che potrà essere svolto su diversi ambiti didattici e materie.
La seconda prova è anche quella più temuta, perché si svolge il giorno dopo della prima, ma con un meccanismo diverso. Non è uguale per tutti gli indirizzi di studio e, secondo la nuova normativa, è multi-disciplinare. Non ci sarà solo una singola materia, ma ne abbraccia più di una, a seconda dell’indirizzo.
Valutiamo in modo positivo la struttura della seconda prova, che testa anche competenze lessicali e culturali. Non ci spaventa la novità, ma avremmo voluto saperlo prima. Trovo interessante mettere insieme due materie: si va finalmente verso la direzione della complessità. Lo studio non può essere suddiviso in compartimenti stagni tra discipline.
Ovviamente, come dare loro torto? Il nuovo meccanismo è stato scoperto davvero a ridosso degli esami, ad anno scolastico appena iniziato. Ma, c’è da dire, che questa nuova normativa permette ai ragazzi più bravi di emergere davvero. Probabilmente ci sarà più meritocrazia e non solo fortuna, come spesso accade. Per essere pronti a questo tipo di prova, devi avere dimestichezza con la logica dei collegamenti e avere un metodo di studio davvero valido.
Quello che succederà alla prova orale, invece, non è andato a genio a nessuno. In pratica, il candidato si troverà davanti una commissione di tre membri interni e tre esterni. Il problema è che, mentre prima si partiva dall’argomento della tesina, adesso si partirà da un quesito estratto a sorte. Questo nuovo meccanismo rischia seriamente di precludere il buon esito della prova orale, o di mettere in difficoltà gli studenti più in ansia. L’incognita è sempre causa di tanti pensieri negativi, soprattutto in una situazione di tensione, già in partenza.
Ciò che possiamo dire a tutti i ragazzi che affronteranno la Maturità 2019 è di vivere intensamente ogni attimo di questo passaggio. Sarà un’esperienza di vita che vi segnerà per sempre e alla quale ripenserete sempre, nel corso della vostra vita. Il voto che vi daranno alla fine, non denota assolutamente la vostra personalità, né tanto meno il vostro valore. Studiare è importante, mettetecela sempre tutta, ma ricordate di farlo per voi e non per quel numero che, dopo una settimana, resterà solo un numero.