“Qualche folle su Facebook ha scritto che Ciro Ferrara è morto. Ciro Ferrara non è ancora morto, quindi volevo rassicurare amici, parenti e tutti coloro che mi seguono. Sono ancora qua, mi dovete sopportare”.
Così, fra il serio, l’arrabbiato e l’ironico l’ex difensore di Napoli, Juventus e della Nazionale smentisce via Instagram la fake news circolata sul web nei giorni scorsi. E pubblica anche lo screenshot della falsa notizia diffusa da un utente insieme a un messaggio: “Sono morto senza saperlo“.
Per Ferrara è un periodo di tensioni e rivincite. Dello scorso 8 giugno è la notizia che l’ex calciatore del Napoli di Maradona ha vinto una sua importante battaglia giudiziaria in tribunale. La Corte d’Appello di Bologna, ribaltando il giudizio di primo grado, ha riconosciuto all’ex difensore di Napoli e Juve, e della Nazionale, un risarcimento di 50 mila euro più interessi e spese legali e accessorie.
Il tutto a causa di articoli di stampa del maggio 2006, diffamatori nei suoi confronti. Notizie in cui lo si associava al calcio scommesse. Ferrara, all’epoca vice di Lippi Nazionale che vinse i Mondiali in Germania, era assistito dagli avvocati Michele Briamonte, Roberta Chicone e Nicola Menardo dello studio legale torinese Grande Stevens.
“Lo scandalo fa tremare anche la Nazionale”, è uno dei titoli contestati in sede giudiziaria dall’ex calciatore. In un primo tempo il tribunale aveva inserito il caso nel turbine di Calciopoli. Ora i giudici hanno deciso che quel clima mediaticamente esasperato non c’entrava con fatti. “Non verificati e non veritieri che esulano dal diritto di cronaca – dice la sentenza -: Ferrara mai è stato sentito da procure neanche come testimone o persona informata”.
Photo e video credits: Instagram / Ciro Ferrara