Camera ardente per Franco Zeffirelli, oggi 17 giugno, dalle 11 alle 23 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Il maestro sarà sepolto nel cimitero delle Porte Sante, a Firenze, alla basilica di San Miniato al Monte.

Il sindaco Dario Nardella ha annunciato che per il giorno dei funerali, martedì 18 giugno alle 11 in Duomo, a Firenze ci sarà il lutto cittadino. Le esequie si terranno in Duomo, onore storicamente accordato a personalità laiche solo in casi rarissimi, uno su tutti l’ex sindaco Giorgio La Pira nel novembre 1977. La cerimonia sarà officiata dal vescovo monsignor Giuseppe Betori. La famiglia e la Fondazione Zeffirelli avevano scelto in un primo tempo Santa Croce, ma l’ipotesi è sfumata per la presenza, in piazza, degli allestimenti del Calcio storico.

La presidente del Senato Casellati davanti al feretro di Zeffirelli

Morto Franco Zeffirelli, il regista aveva 96 anni

(15 giugno 2019, di Saverio Felici) Si è spento all’età di 96 anni nella sua casa romana sull’Appia Antica Franco Zeffirelli. A dare la notizia, un comunicato della Fondazione Franco Zeffirelli, che nelle scorse ore ha ufficializzato la notizia in seguito ai numerosi rumor in merito condizioni di salute del regista. Le prime comunicazioni parlano di un’estrema unzione ricevuta già una settimana fa, e di una camera ardente programmata nei prossimi giorni al Campidoglio. Secondo il testo, il leggendario autore teatrale e cinematografico “si è spento serenamente pochi minuti fa, al termine di una lunga malattia. Il Maestro riposerà al cimitero delle Porte Sante di Firenze“.

Nato a Firenze nel 1923, Franco Zeffirelli ha rappresentato nel corso degli anni uno dei volti più amati e di maggior successo commerciale nel mondo del cinema italiano e mondiale. Proprio il suo stile letterario, magniloquente ed esplicitamente classico, nell’era dei Fellini e delle avanguardie, gli valse la nomea di regista “tradizionalista”, di grandissima fama nel mondo anglosassone. Da ricordarsi, in una filmografia lunga quasi sessant’anni di Storia, i numerosissimi adattamenti da Shakespeare (tra cui il Romeo e Giulietta probabilmente più famoso di sempre), dal mondo della lirica (sua altra grande passione) e l’ampia produzione di documentari e regie teatrali. Cinque volte David di Donatello, negli anni ’90 si avvicinò alla nascente Forza Italia, per la quale fu senatore. Omosessuale, cattolico, sarà sepolto nella sua Firenze, nella cappella di famiglia.

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