Una bambina di dieci anni, non vaccinata, è stata ricoverata in condizioni gravi a Verona con il tetano. La notizia è riportata dal Corriere del Veneto, in un articolo a firma di Michela Nicolussi Moro. La piccola stava correndo ed è caduta, sbucciandosi il ginocchio. L’impatto con il terreno è stato il canale di ingresso dell’infezione, che ha un decorso molto veloce.

Per fortuna i genitori si sono resi conto che non si trattava di una comune ferita superficiale ma c’era qualcosa che non andava, così martedì mattina dalla provincia di Verona, dove la famiglia abita, sono corsi all’ospedale. La bimba è stata ricoverata in Rianimazione pediatrica a Borgo Trento ed è in prognosi riservata. È cosciente ed è sottoposta a terapia con immunoglobuline per arginare la malattia infettiva acuta, non contagiosa, causata dal batterio Clostridium tetani. Può attaccare il sistema respiratorio ma anche gli altri organi.

Il periodo di incubazione varia da 3 a 21 giorni, precisa Nicolussi Moro sul Corriere del Veneto. I sintomi sono contrazioni muscolari, febbre, sudorazione, tachicardia. La bambina è in prognosi riservata, i medici monitorano l’evoluzione della patologia, in fase acuta, per capire come dosare la terapia in tempo reale, man mano che si sviluppa il decorso. “La paziente è sotto controllo giorno e notte — assicura Francesco Cobello, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Verona — nella complessità del caso, la tempestività della diagnosi è stata decisiva. Non è sempre facile, non si pensa subito al tetano”. Soprattutto in un bambino, che dovrebbe essere vaccinato. Ecco perché questo è un caso raro. Tra il 2003 e il 2017 il Veneto, tra Padova, Dolo e Treviso, ha registrato altri episodi di tetano ma tra gli anziani, l’ultima delle quali è morta due anni fa a Conegliano. Aveva 90 anni.

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