Siamo alla fine di giugno e la Festa del Cinema di Roma (in programma dal 17 al 27 ottobre) già inizia a preparare il terreno, ingolosendo i più cinefili.

Festa del Cinema di Roma 2019: incontri ravvicinati

Sono una delle chicche di questa manifestazione e tanto seguiri dal pubblico.

Bill Murray Premio alla Carriera

«Uno degli interpreti più amati a livello globale» (si legge nella nota ufficiale). A consegnarglielo Wes Anderson che lo ha diretto in alcuni dei suoi ruoli più iconici. Sarà l’occasione per ripercorrere le tappe principali del suo percorso artistico. «Dopo il folgorante inizio nel mondo della televisione, come protagonista del “Saturday Night Live”, e il successo planetario di Ghostbusters, l’attore statunitense si è distinto nel corso degli anni come raffinato volto di memorabili cult movie, da “Ricomincio da capo” di Harold Ramis a “Ed Wood” di Tim Burton, da Broken Flowers di Jim Jarmusch a “Lost in Translation – L’amore tradotto” di Sofia Coppola che gli è valso il Golden Globe, il Bafta e una nomination all’Oscar. Straordinario il sodalizio con Wes Anderson che li ha visti collaborare in “Rushmore, I Tenenbaum”, “Le avventure acquatiche” di Steve Zissou, “Il treno per il Darjeeling”,
“Fantastic Mr. Fox”, “Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore”, “Grand Budapest Hotel e “L’isola dei cani”».

Olivier Assayas

«Il regista parigino è autore di un’opera intensa ed emozionante, percorsa da una grande attenzione per il racconto e la complessità psicologica dei personaggi: Olivier Assayas ha così calcato territori diversi, dalla rappresentazione dell’infanzia e dell’adolescenza (L’eau froide, Il bambino d’inverno) alla riflessione sul cinema e i suoi innumerevoli stili (Irma Vep), passando dalle grandi produzioni in costume (Les Destinées sentimentales) al mondo delle serie televisive (Carlos, vincitore del Golden Globe). Nel corso dell’Incontro Ravvicinato, Assayas parlerà della Nouvelle Vague e dell’esperienza come critico nei Cahiers du Cinéma».

Bret Easton Ellis

«Fra i protagonisti della letteratura mondiale, Bret Easton Ellis ha firmato una serie di bestseller che hanno segnato gli ultimi due decenni dello scorso secolo. Fra questi, “Meno di zero”, “Lunar Park”, “Glamorama” e la sua opera più significativa “American Psycho”, un viaggio folle e disincantato nella New York di fine ‘900 percorsa dall’ossessione del consumo, della bellezza, delle droghe e mostrata attraverso lo sguardo di un serial killer. I suoi romanzi sono spesso approdati sul grande schermo per il quale ha anche lavorato come sceneggiatore e produttore esecutivo».

Ron Howard

«La straordinaria carriera di Ron Howard, premio Oscar per “A Beautiful Mind”, attraversa sessant’anni di cinema e televisione. Nel 1959 esordisce come attore nella serie di culto Ai confini della realtà, mentre nel 1977, ancora protagonista della celebre serie “Happy Days”, approda alla regia. Il talento dietro la macchina da presa lo porta a sperimentare generi molto diversi fra loro e a dirigere numerosi film di successo: da “Cocoon – L’energia dell’universo a “Cuori ribelli”, da “Apollo 13” a “Frost/Nixon – Il duello”, da “Cinderella Man – Una ragione per lottare” ai film tratti dai romanzi di Dan Brown (Il codice da Vinci, Angeli e demoni, Inferno) fino a “Solo: A Star Wars Story”. Alla Festa del Cinema, Ron Howard presenterà il documentario “Pavarotti” (sarà distribuito da Nexo Digital), nuovo personale tributo al mondo della grande musica dopo “The Beatles – Eight Days a Week”».

Kore-eda Hirokazu

«Protagonista di una delle retrospettive della prossima edizione della Festa, Kore-eda Hirokazu è uno dei più ispirati autori del cinema orientale. La sua trentennale carriera – nel segno di un’opera intimista e raccolta, tesa all’esplorazione dei sentimenti e delle fragilità dei protagonisti – è costellata di riconoscimenti in ogni parte del mondo: da After Life che gli ha dato fama internazionale a Like Father, Like Son (Premio della Giuria a Cannes) fino a Un affare di famiglia, candidato all’Oscar come Miglior film straniero, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes e del César 2019 come Miglior film straniero».

Bertrand Tavernier

«Al Festival di Berlino ha ricevuto il Premio speciale della Giuria per L’orologiaio di Saint-Paul, che inaugura il lungo sodalizio con Philippe Noiret, e l’Orso d’Oro per L’esca, mentre al Festival di Cannes ha ottenuto il Premio come Miglior regista per Una domenica in campagna. Sul palco dell’Auditorium, Bernard Tavernier approfondirà il cosiddetto “cinéma de papa”, quella forma tradizionale di racconto cinematografico cara al regista e provocatoriamente derisa dai critici dei Cahiers negli anni della Nouvelle Vague».

Festa del Cinema di Roma 2019: retrospettive

Curate dal critico ed esperto Mario Sesti, saranno dedicate a due grandi del cinema mondiale, spaziando
dall’Europa all’Asia. «Da una parte, il tedesco Max Ophüls, considerato uno dei più sofisticati e brillanti autori della storia della settima arte, imprescindibile punto di riferimento per molti cineasti, fra cui Stanley Kubrick che prediligeva il maestro tedesco per la straordinaria tecnica e per gli inusuali e complessi movimenti di macchina; dall’altra il giapponese Kore-eda Hirokazu».

Festa del Cinema di Roma 2019: omaggi e restauri

Gillo Pontecorvo

«La Festa del Cinema renderà omaggio a Gillo Pontecorvo, a cent’anni dalla nascita, con il restauro di uno dei capolavori del regista toscano, Kapò, uscito nelle sale sessant’anni fa (1959) e candidato all’Oscar come Miglior film straniero nel 1961. Il restauro è realizzato da Cineteca di Bologna. Nel programma della quattordicesima edizione anche la versione restaurata di Fellini Satyricon, visionaria
reinvenzione del classico di Petronio ad opera di Federico Fellini, arrivato sul grande schermo cinquant’anni fa (1969)».

Festa del Cinema di Roma 2019: i film della nostra vita

«Come ogni anno, il Direttore Artistico e i membri del Comitato di Selezione condivideranno con il pubblico una breve rassegna di film che hanno segnato la loro passione per il cinema: dopo il western, il musical, il noir, nel 2019 sarà la volta della screwball comedy, la commedia sofisticata statunitense degli anni trenta e quaranta. Ciascun film sarà accompagnato da un incontro con autori, attori e ospiti. Inoltre, prima di ogni proiezione della prossima Festa di Roma, gli spettatori potranno assistere a brevi pillole delle commedie americane più celebri e amate».

Festa del Cinema di Roma 2019: MACRO nuova location

«L’Auditorium Parco della Musica è il fulcro della Festa del Cinema dal 2006 con il red carpet e le sale di proiezione. Come ogni anno, la Festa coinvolgerà numerosi altri luoghi e realtà culturali della Capitale: fra questi, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e la Casa del Cinema. Come nuova location ci sarà il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma che ospiterà due nuovi format della Festa del Cinema, “Duel” e “Parola/Immagine”. Nel primo, due note personalità del mondo artistico, della cultura e dello spettacolo si sfideranno davanti al pubblico, confrontando opinioni divergenti su temi legati al cinema, ai suoi protagonisti, alle sue storie. Mentre per “Parola/Immagine” alcuni amati scrittori italiani e internazionali commenteranno la trasposizione cinematografica di celebri opere letterarie».