Incendio a Frosinone, il giorno dopo la tragedia si contano tutti i danni. Ma, andiamo con ordine, per capire cosa è accaduto nella giornata di ieri, 23 giugno 2019. Un vasto incendio si è diffuso all’interno di un deposito di rifiuti, all’interno della zona industriale della città di Frosinone. Si tratta di un enorme capannone, dello stabilimento Mecoris, dove si trovavano – ahimè – centinaia di tonnellate di rifiuti. Questi, di diversa entità, provenivano direttamente dalla raccolta differenziata: carta, plastica, imballaggi di vario tipo, rifiuti indifferenziati. Sul posto sono accorse immediatamente le forze dell’ordine, per cercare di domare le fiamme impazzite. Immediatamente, dall’incendio, si è alzata una nube densa di fumo, che di sicuro non è un buon segno, soprattutto per la qualità dell’aria, nella zona circostante.
Il sindaco di Frosinone, si è rivolto direttamente ai cittadini, invitandoli a seguire le regole della sua ordinanza. Ha chiesto a tutta la comunità, per ragioni di sicurezza, di tenersi lontani dalla zona, di un raggio di almeno 2 chilometri. Questo perché sarebbe meglio attendere che i vigili del fuoco riescano a domare e contenere le fiamme, ma anche per i fumi irrespirabili. Inoltre, tutti gli abitanti della zona, dovrebbero provvedere a tenere le finestre e le porte chiuse. Ma, allo stesso tempo, di interrompere il funzionamento degli impianti dei condizionatori ed aeratori, data l’allerta inquinamento. Il tutto risulta davvero molto difficile, date le temperature altissime. Chiudersi in casa, ma senza aria condizionata, sembra una tortura, ma è il prezzo da pagare per non correre ulteriori rischi.
E’ necessario adottare tali accorgimenti in via precauzionale, in quanto ancora non abbiamo la certezza della tipologia speciale dei rifiuti in combustione. Si chiede, quindi, la necessaria collaborazione informativa attraverso i canali di comunicazione. Da tenere aggiornata la cittadinanza sulle eventuali necessità del caso.
Sull’incendio, nelle ultime ore, sono arrivati nuovi sviluppi. Il direttore di Arpa Lazio (Agenzia Regionale Ambientale del Lazio), Marco Lupo, ha rassicurato la comunità. Ha detto che non bisogna creare allarmismi inutili, finché non saranno pronti i risultati delle analisi dei fumi, soprattutto per la questione diossine. Purtroppo i risultati si avranno solo nella giornata di domani, per sopraggiunte incombenze tecniche. Per analisi specifiche come queste, in occasione dell’incendio, servono dei tempi molto serrati, che prescindono dalle volontà personali.
I vari campioni devono essere raccolti, mediante appositi strumenti, per circa 12 ore. Per quanto riguarda i rifiuti all’interno del capannone, quel che si sa è che ci fosse carta riciclata assieme a degli imballaggi plastici. Ovviamente anche per questo fronte, bisogna aspettare che le operazioni di spegnimento siano terminate, con la messa in sicurezza.
Il personale di Arpa Lazio ha installato già ieri un campionatore ad alto volume e il primo campione è stato prelevato questa mattina. E’ già in mano tecnici specializzati dei laboratori dell’Agenzia.