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ULTIMA ORA – Uruguay, evaso Rocco Morabito superboss della ‘ndrangheta

Incredibile colpo di scena in Uruguay. Il boss della ‘ndrangheta Rocco Morabito è evaso. I fatti si sono verificati la notte scorsa: il boss è riuscito a fuggire insieme ad altri tre reclusi dal carcere centrale di Montevideo. Lì era in attesa di definizione del suo processo di estradizione verso l’Italia.

Le autorità avevano arrestato Morabito, 53 anni, nel 2017 in un hotel della capitale uruguaiana. Dopo 23 anni di latitanza e alla fine dello scorso marzo un tribunale penale d’Appello aveva confermato l’autorizzazione all’estradizione verso l’Italia. Nel paese sudamericano, il boss calabrese viveva in una lussuosa villa con piscina a Punta del Este.

Al momento del fermo aveva con sé 13 cellulari, 12 carte di credito, un documento falso intestato a Francesco Antonio Capeletto e un passaporto brasiliano. Originario di Africo e da sempre esponente di primo piano della ‘ndrangheta calabrese, a Punta del Este viveva da almeno 10 anni con la moglie angolana con passaporto portoghese.

Parente dell’anziano boss Giuseppe Morabito, detto “u Tiradrittu”, e dei fratelli Domenico Leo e Giovanni Morabito soprannominati “Scassaporte”, il primo dei quali venne assassinato nel 1989. Nel 1990, invece, il bersaglio dei killer era proprio Rocco Morabito che riuscì a sfuggire all’agguato. Morabito, una volta rientrato in Italia, avrebbero dovuto scontare 30 anni di carcere definitivi. Per aver organizzato e gestito un vasto traffico di cocaina tra il Sud america e Milano.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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