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Chirurgia plastica, muore a 21 anni dopo un intervento al naso

Una ragazza di appena 21 anni ha perso la vita in seguito a un intervento di chirurgia plastica al naso. La notizia è riportata da Repubblica in un articolo a firma di Clemente Pistilli. Mariachiara Mete desiderava un naso diverso. E sembra che alla fine fosse riuscita a soddisfare quel suo desiderio.

Purtroppo quel genere di intervento estetico, che oggi è considerato quasi di routine nonostante possa comunque nascondere delle insidie, si è trasformato in una tragedia. La ragazza è entrata in coma e si è spenta dopo una settimana, in un letto dell’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina.

Una vicenda tragica su cui, dopo una denuncia presentata ai carabinieri dai familiari della ragazza, è stata aperta un’inchiesta da parte della magistratura. Mariachiara, originaria di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, il 17 giugno scorso è stata sottoposta all’intervento di rinoplastica presso una clinica di Formia, scrive ancora Repubblica.

Qualcosa è andato storto. La giovane è rimasta vittima di un arresto cardiaco. I sanitari l’anno trasferita all’ospedale cittadino, il “Dono Svizzero”, e poi in eliambulanza al “Goretti” di Latina. Lì, ieri 24 giugno, i medici si sono dovuti arrendere e dichiarare il decesso.

Monza, muore a 39 anni per un intervento estetico. Aperta un’inchiesta

(notizia del 9 marzo 2019) È morta a 39 anni. Era stata ricoverata d’urgenza dopo l’anestesia che avrebbe dovuto precedere un intervento di rassodamento dei glutei. Subito dopo l’anestesia locale, infatti, la donna, Maria Teresa Avallone di Seregno (Monza) era andata in arresto cardiaco.

Una situazione drammatica che ha impedito al cervello di ricevere ossigeno per troppo tempo. Ciò nonostante i tentativi di rianimazione del dottore che avrebbe dovuto eseguire l’intervento estetico.

A Pomeriggio Cinque, ieri 8 marzo, l’estratto della conferenza stampa in cui il dottor Giuseppe Citerio, della terapia intensiva del San Gerardo di Monza, conferma la decisione finale dei parenti della donna: “La famiglia, seppur sconvolta, ha optato per la donazione degli organi della ragazza. Un gesto di grande dignità in un contesto clinico davvero sfortunato”.

Sulle cause della tragedia sarà adesso un’inchiesta della magistratura ad accertare eventuali responsabilità in capo al chirurgo. L’uomo è chiamato a rispondere di omicidio colposo. “Un professionista stimato che non ha mai avuto problemi né in sede civile né in sede penale”, chiarisce Gianmaria Palminteri, l’avvocato che insieme a Guido Grignani difende il chirurgo.

E tiene a precisare, come riporta il quotidiano Il Giorno, che Maria Teresa Avallone non doveva sottoporsi a una liposuzione ai glutei bensì a “un trattamento in day hospital di rialzo dei glutei con fili sottocutanei in modo del tutto non invasivo e indolore”.

“La liposuzione si esegue infiggendo cannule nel grasso, mentre il rialzo dei glutei consiste nell’infissione tramite un piccolo buco di mezzo millimetro senza asportare nulla. D’altra parte – conclude il legale – preme evidenziare come la paziente fosse normo peso, priva di grasso in eccesso e che, comunque, il trattamento di chirurgia estetica ai glutei non è mai stato iniziato. Ora nomineremo un nostro perito in vista dell’autopsia”.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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