Migranti, un papà e la sua bimba annegati: la foto che indigna l’America [ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI]
Un papà e la sua bambina di due anni morti annegati nel Rio Grande. Mentre cercavano di attraversare il confine tra Messico e Stati Uniti per il evitare il muro che sbarra gli accessi. Questa l’immagine fotografica che sta facendo il giro del mondo e che ha indignato gli Stati Uniti.
Una fotografia destinata a diventare il simbolo della tragedia dei migranti dal Centro America. Così come l’immagine del corpicino di piccolo Aylan riverso su una spiaggia turca è divenuta il triste simbolo dell’immigrazione verso l’Europa.
Oramai sulla terribile immagine scattata sul fiume che separa il Messico dal Texas si sa quasi tutto. L’uomo era un cittadino salvadoregno, Oscar Alberto Martinez, la sua figlioletta Angie Valeria. I due corpi sono a faccia in giù, immersi nell’acqua di un canneto sporca di fango, trasportati a riva dalla corrente sulla sponda sud del fiume. Si vede la bimba ancora con le scarpette, legata al padre da quella che sembra essere una maglietta con il quale l’uomo forse cercava di tenere la piccola stretta a sé nel disperato tentativo di proteggerla.
Il braccio della bimba è ancora attorno al collo del padre. La tragedia sarebbe avvenuta domenica scorsa 23 giugno e i due corpi sono stati ritrovati lunedì. Saranno rimpatriati nei prossimi giorni. Il ministro degli affari esteri di El Salvador ha intanto invitato le famiglie che tentano di migrare negli Usa a ripensarci: “Non rischiate”.
Le principali emittenti Usa e i media sul web ripropongono in continuazione quelle immagini che sono come un pugno nello stomaco. Ma dalle autorità americane c’è solo il silenzio. L’unico fragore che si può sentire è quello delle polemiche politiche, con la Camera a maggioranza democratica che stanzia 4,5 miliardi da destinare alla crisi del confine sud e la Casa Bianca già pronta al veto.
Gli agenti federali Usa che vigilano sulle frontiere hanno trovato in questi ultimi giorni quattro morti nei pressi del Rio Grande, al confine col Messico. Si tratta di una giovane donna, due bambini e un neonato. Il ritrovamento è avvenuto in una zona della Rio Grande Valley, in Texas, dove è in costruzione una sezione del muro voluto da Trump. Le autorità Usa affermano che le vittime sono probabilmente decedute per disidratazione ed esposizione all’eccessivo caldo. In pratica: di sete e di caldo.
Nei campi di reclusione al confine con il Messico, intanto, il massimo responsabile dell’agenzia federale che li gestisce ha dovuto dare le dimissioni. Lì vengono trattenuti i bambini separati dalle famiglie “illegali”. Un gruppo di avvocati ha testimoniato le condizioni terribili in cui i minori sono costretti a vivere. I piccoli reclusi dalle autorità statunitensi vivono senza cibo adeguato, con scarsa assistenza medica. I neonati vengono accuditi da altri minori. Una situazione che ha destato la preoccupazione persino del presidente Donald Trump.
Il Papa “ha visto, con immensa tristezza, l’immagine del papà e della sua bambina morti annegati nel Rio Grande mentre cercavano di passare il confine tra Messico e Stati Uniti. Il Papa è profondamente addolorato per la loro morte, prega per loro e per tutti i migranti che hanno perso la vita cercando di sfuggire alla guerra e alla miseria”. Lo ha detto, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti.
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