Paura nel cuore della notte a Pantelleria, in Sicilia. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 è stata registrata all’1:06 di oggi 28 giugno nel canale di Sicilia meridionale.

Il sisma si è verificato al largo dell’isola di Pantelleria. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il terremoto ha avuto ipocentro a 10 chilometri di profondità. L’epicentro a oltre 20 chilometri dalla terra ferma. Non si segnalano danni a persone o cose.

Forte scossa di terremoto a Roma, momenti di terrore

(notizia del 24 giugno 2019) Ore 10:40 – I tecnici hanno individuato lesioni alla chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo di Montecompatri. È inagibile la casa parrocchiale adiacente al Duomo. A Colonna i vigili del fuoco stanno ancora operando le verifiche di agibilità di alcune abitazioni. A Roma per ora nessun danno al Colosseo e nell’area archeologica.

Tanta paura, gente in strada, telefonate ai numeri di emergenza. Ma niente danni finora. Il tutto per una spaventosa scossa di magnitudo 3.6, durata decine di secondi, che si è verificata a tre chilometri dal comune di Colonna, a una ventina di chilometri da Roma.

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato il terremoto attorno alle 22.43 di domenica 23 giugno. A 9 chilometri di profondità, con epicentro vicino al paese di 4 mila abitanti nei Castelli Romani. San Cesareo, Gallicano nel Lazio, Zagarolo e Monte Compatri gli altri Comuni vicini. iamo facendo delle verifiche – ha detto all’Ansa il sindaco di Colonna Fausto Giuliani – perché qualche edificio in centro risulta lesionato. Per ora non abbiamo segnalazioni di feriti. C’è stata tanta paura in paese, stanno tutti in strada”.

Gente in strada e chiamate al 112 anche a Roma, dove la scossa è stata avvertita in maniera netta nella zona est della Capitale. Principalmente si è trattato di richieste di informazioni. L’Atac ha sospeso per un breve periodo la circolazione della Metro C per svolgere delle verifiche. Squadre della Protezione civile regionale del Lazio e dei Comuni, in collegamento con la sala operativa regionale, stanno già effettuando dei monitoraggi nei centri storici delle città dei Castelli romani.

La zona dei Colli Albani in cui L’Ingv ha registrato il terremoto di magnitudo 3.6 è a pericolosità sismica medio-alta. “Famosa per i vulcani, questa zona ha una sua attività sismica frequente e storicamente non sono mai avvenuti terremoti con magnitudo elevatissime”, ha detto all’Ansa il sismologo Carlo Meletti, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il sisma più forte storicamente documentato risale al 1806, con una magnitudo stimata in 5.6, con danni abbastanza estesi sulle località più vicine, come Rocca di Papa e Zagarolo.

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