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Sea Watch a Lampedusa: arrestata la capitana Carola, migranti sbarcati [VIDEO E FOTO]

AGGIORNAMENTO ORE 9:42 – Alla comandante Carola Rackete sono stati comminati gli arresti domiciliari. La nave Sea Watch 3 è sottoposta a sequestro amministrativo. Scatta una multa da 20 mila euro che potrebbe arrivare a 50 mila se non pagata entro i termini. La Procura di Agrigento la accusa Carola Rackete di resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio. La comandante della Sea Watch è entrata nel porto di Lampedusa speronando, secondo le accuse, una motovedetta delle Fiamme Gialle nel tentativo di arrivare in banchina.

Carola Rackete, la capitana della nave Sea Watch 3 con a bordo 40 migranti (2 già sbarcati per ragioni sanitarie) è stata arrestata. La Guardia di Finanza l’ha prelevata e portata via. All’alba di oggi 29 giugno, i naufraghi, approdati al molo di Lampedusa, sono sbarcati sulla terraferma. Dopo 17 giorni in alto mare.

Nella notte fra ieri e oggi 29 giugno, alle 1:50, Rackete ha forzato ancora con una nuova mossa a sorpresa. Dopo aver inutilmente atteso l’autorizzazione dagli italiani, ha attraccato la Sea Watch al molo commerciale di Lampedusa. Un’ora dopo i finanziari l’hanno arrestata. L’accusa è di “resistenza o violenza contro nave da guerra” (articolo 1100 del Codice della Navigazione). Un reato che prevede una pena da tre a dieci anni di carcere.

La Finanza contesta a Carola anche il tentato naufragio La capitana, infatti, avrebbe ignorato una motovedetta che tentava di frapporsi per impedire l’attracco della Sea Watch3. La nave avrebbe rischiato schiacciarla, secondo le accuse.

Rackete è entrata nel porto senza autorizzazione preventiva invocando lo stato di necessità. Lo aveva detto e lo ha fatto. Quando la nave ha attraccato al molo del porto c’è stato un reciproca contestazione. Da un lato i sostenitori della Ong che hanno applaudito la scelta della comandante, dall’altro un gruppo di lampedusani tra cui l’ex vicesindaco Angela Maraventano.

Non avevamo scelta, al comandante, non è stata data nessuna soluzione di fronte a uno stato di necessità dichiarato trentasei ore fa. Quindi era sua responsabilità portare queste persone in salvo”, ha dichiarato la portavoce della Sea Watch, Giorgia Linardi. “La violazione – ha aggiunto Linardi – è stata non del comandante, ma delle autorità che non hanno assistito la nave per sedici giorni“.

Esulta Matteo Salvini sui social media. “Comandante fuorilegge arrestata. Nave pirata sequestrata. Maxi multa alla ONG straniera. Immigrati tutti distribuiti in altri Paesi europei. MISSIONE COMPIUTA”, scrive su Twitter.

Photo e video credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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