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Calcio donne, bufera sulla Morgan che sfotte le inglesi. Ecco perché [VIDEO]

L’esultanza dell’attaccante statunitense Alex Morgan dopo il gol del 2-0 degli Usa all’Inghilterra ai Mondiali donne in Francia ha sconvolto gli inglesi. In Italia l’avremmo definito uno “sfottò”: una goliardata, ma ha avuto gli effetti sgradevoli e sgraditi di una pesante presa in giro.

La Morgan ha infatti mimato, dopo il gol del 2-0 all’Inghilterra, il bere un sorso di tè, chiaro riferimento alla tradizione inglese che prevede l’assunzione della bevanda alle cinque del pomeriggio. Quel gesto è stato solo l’inizio di una polemica che sta continuando ad andare avanti. Gli inglesi sono infuriati. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Piers Morgan, noto giornalista e personaggio televisivo britannico, ha definito quell’esultanza addirittura una “dichiarazione di guerra”.

Mentre dall’altra parte dell’oceano Hillary Clinton ha fatto le congratulazioni alla Nazionale femminile Usa “per essersi guadagnato quel tè”. Amarezza anche per Lianne Sanderson, centrocampista londinese di proprietà della Juventus che negli studi di “BeIN Sports” non è andata troppo per il sottile. “Si può festeggiare come si vuole ma così è un po’ ripugnante, non avrebbe dovuto farlo – ha detto –. Sono una sostenitrice degli americani ma per me è stato un gesto irrispettoso. Non sono una bevitrice di tè ma è un elemento che ci appartiene fortemente. È stato spiacevole”.

Ma gli inglesi non la pensano tutti allo stesso modo, sottolinea ancora Gazzetta.it. Arriva anche l’applauso virtuale dell’ex calciatrice Kelly Smith: “È stato divertente, forse ora potrà prendere il tè con la Regina…”. E lei, la provocatrice? Al termine della gara Morgan ha spiegato: “Volevo rendere il tutto interessante. La mia compagna di squadra Megan Rapinoe fa belle celebrazioni dopo un gol e allora volevo alzare il livello della sfida”. Su Twitter ha poi ringraziato i tifosi americani: “Questa squadra è speciale. Grazie per l’affetto nel giorno del mio compleanno. Grazie per il tifo da stadio. Grazie per aver continuato a credere in noi. E questo è il tè”.

Photo e video credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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