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Turisti a Roma, foto ai rifiuti: “Perché la città è ridotta così?”

A Roma l’emergenza della mancata raccolta dei rifiuti è talmente drammatica da finire nei paesaggi da “cartolina” fotografati dai turisti.Soprattutto quelli stranieri. A raccontarlo su Repubblica è Lorenzo D’Albergo.

Ho preso un hotel vicino alla stazione Termini pensando che fosse una zona pulita, comoda – racconta un turista ucraino a Roma con la figlia, mentre mostra la foto dei rifiuti sullo schermo del telefonino – ma questo è il nostro buongiorno. Anche a Kiev abbiamo problemi con i rifiuti, tutte le grandi città li hanno. Ma non così. Non è una bella pubblicità per la città”.

“La città è in emergenza per l’immondizia? – chiedono due francesi – Speravamo non fosse vero. Ma il governo italiano che fa? Nel tragitto dall’aeroporto all’hotel, in pullman, cercavamo qualche articolo su Roma e ce n’erano diversi su questa storia”.

E a parlare di nuovo di emergenza è stato ancora una volta l’Ordine dei medici di Roma. Attraverso il suo presidente, Antonio Magi, ha presentato un appello alla sindaca Virginia Raggi, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al ministro della Salute Giulia Grillo, e al ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

“Roma è ormai presa nella morsa di rifiuti maleodoranti – si legge nella missiva -. Montagne di sacchetti che fuoriescono da cassonetti sporchi che vengono abbandonati per terra. Con una conseguente allarmante invasione di animali opportunistici quali mosche, blatte, topi, gabbiani che si alimentano di rifiuti. Le montagne di rifiuti abbandonati in modo incontrollato, specie fuori dai cassonetti, che macerano sotto il sole di questi giorni con le alte temperature, costituiscono un serio rischio per la salute. Un rischio legato alla proliferazione di germi e parassiti con la possibilità di diffusione di malattie infettive. Il tutto attraverso il contatto diretto o indiretto tramite gli insetti e soprattutto entrando in contatto con gli escrementi di uccelli e roditori”.

Il presidente del Lazio, Zingaretti, con la sindaca di Roma, Raggi

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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