Breaking Bad, il film evento: arriverà prestissimo, parola di Aaron Paul
Breaking Bad, lo sappiamo tutti, diventerà ben presto un film per Netflix. Per la gioia di tutti i fan sfegatati della serie, che ne sentono fortemente la mancanza. Per chi ancora non sapesse di cosa stiamo parlando (dove avete vissuto fino ad oggi?), si tratta della serie televisiva considerata, da molti, la migliore di sempre. Ideata da Vince Gilligan e trasmessa dall’emittente via cavo statunitense AMC, è andata in onda tra il 2008 ed il 2013, battendo numerosi record, collezionando infiniti premi. Tra questi, 15 Emmy Award e 2 Golden Globe. Perché ha avuto così tanto successo? Probabilmente perché, per la prima volta in uno show televisivo, Braking Bad ha portato in scena un ribaltamento abissale della trama.
Il protagonista, Walter White, con l’andare avanti degli episodi, da protagonista diventa antagonista. Quello sul personaggio principale è stato un lavoro maniacale di costruzione di una personalità sempre più disturbata. C’è un processo a ritroso, nella sua vita, che lo trasforma nella versione peggiore di se stesso, un po’ come Dr Jekyll e Mr Hyde. Ad un certo punto, Walter White è costretto a diventare l’inseguitore, perché è una posizione più comoda di quella dell’inseguito. La stessa dicitura “breaking bad” indica, negli USA, un modo di dire che significa che qualcuno si stia allontanando dalla retta via, per scelta o per necessità.
Un’altra chiave del successo di Breaking Bad è l’accuratezza e la maestria, con la quale ogni singola pagina di sceneggiatura è scritta. Nulla è lasciato al caso e, anche nei dettagli più insignificanti, si nasconde la sfumatura fondamentale di una scena. Pensate che, nel corso della produzione della serie tv, si sono affidati a Donna Nelson, professoressa di chimica organica all’Università dell’Oklahoma, affinché controllasse ogni singola cosa riguardante la scienza. Tutto doveva essere meticolosamente esatto, anche se, nella maggior parte dei casi, lo spettatore che guarda non è un esperto in materia.
Breaking Bad non è finito con l’ultima puntata, dunque, andata in onda il 29 settembre del 2013, ormai quasi 6 anni fa. E, in merito all’uscita del film-evento, tratto dalla serie, i due protagonisti si divertono a stuzzicare i fan in fermento. Questi non aspettano che succulente novità, circa l’attesissima pellicola, di cui però si sa ancora pochissimo. Bryan Cranston e Aaron Paul hanno pubblicato, esattamente una settimana fa, la foto di due muli (allusione ai corrieri della droga), con la dicitura “soon“, presto in italiano.
Gli interpreti di Walter White e Jesse Pinkman ci stanno prendendo gusto, a torturare i tanti appassionati della serie tv. Infatti, nella giornata di ieri è comparsa, sui loro profili, una nuova immagine, che annuncia ancora un altro indizio, circa il film. Nello scatto ci sono loro due, che stanno attraversando a piedi un fiume, con le scarpe in mano. Ciò che ha catturato l’attenzione di tanti utenti online è stata la descrizione: “even sooner“, ovvero “anche prima” in italiano.
Cosa significa? In molti hanno pensato che la pellicola, che dovrebbe essere un sequel della storia iniziata nella serie tv, sia già pronto. E, probabilmente, il film di Breaking Bad vedrà la luce molto prima del previsto. Allarme spoiler: la presenza di Bryan Cranston, però, dato il finale dello show televisivo, ha sollevato qualche perplessità. Sarà presente solo nei flashback? Oppure c’è qualcosa che nella serie non abbiamo visto? Forse, semplicemente, Aaron Paul ha voluto alzare l’asticella delle aspettative, ma in realtà Walter White non ci sarà. Greenbrier sembrerebbe il titolo provvisorio per il progetto cinematografico, sempre scritto da Vince Gilligan, girato ad Albuquerque. E, pare, da voci di corridoio, che dovrebbe trattare la storia della fuga di un uomo rapito.