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Roma, Virginia Raggi infuriata: “Con i Cinque Stelle ho chiuso”

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, separata in casa con il suo stesso gruppo politico: il Movimento Cinque Stelle. “Io con i 5 Stelle non ci parlo più”, sostiene Raggi, secondo quanto riporta un retroscena del Corriere della Sera, a firma di Alessandro Trocino.

La sindaca, stando a questa ricostruzione dei fatti, sarebbe arrivata a una rottura definitiva con i grullini, di cui fa parte. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe la sua visita, lo scorso 8 maggio, a Casal Bruciato, periferia in cui si era scatenata una ignobile caccia ai rom. I cui diritti umani e costituzionali Raggi ha cercato invece di difendere. Aspettandosi una solidarietà che da M5S non è mai arrivata. Anzi, ci fu l’arrabbiatura di Di Maio.

La solitudine – completa, scrive il Corriere -, è certificata da Alessandro Di Battista. Per lui, entrato in rotta di collisione con Luigi Di Maio, “dovere del Movimento è sostenere il sindaco di Roma e far capire a tutti chi è che vuole il male della Capitale per sporchi giochi politici”. Stando invece a un esponente nazionale di spicco dei Cinque Stelle, interpellato dal quotidiano milanese, “ormai la sindaca è indifendibile“. Per questo Di Battista ha affermato che “tutti, ma dico tutti, si sono messi in testa di buttarla giù”.

I rapporti tra il Campidoglio e i comunicatori nazionali si sono interrotti. Quella stessa comunicazione che provava a guidare, a sollecitare e controllare la sindaca. Adesso invece ognuno va per la sua strada. Dal Campidoglio partono frecce avvelenate: “Ma cosa dovremmo farci dire dal nazionale? Avete visto che campagna elettorale hanno fatto? Non ne hanno indovinata una e vorrebbero farci la lezione. Almeno noi siamo coerenti”. Di certo – scrive Trocino sul Corriere – Virginia Raggi non ha alcun futuro con i 5 Stelle. E in molti si augurano che caschi in fretta.

Photo credits: Twitter

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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