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Ponte Morandi, svelato rapporto segreto sulla sicurezza: ecco cosa dice

Atlantia, la società che controlla Autostrade per l’Italia, sapeva da dieci anni che il Ponte Morandi crollato a Genova il 14 agosto 2014 – 43 le vittime – aveva seri problemi di sicurezza. Lo sostiene il celebre quotidiano londinese Financial Times. Il cronisti hanno avuto accesso a un rapporto segreto di Atlantia, presentato pochi mesi dopo il disastro al cda dell’azienda.

Le fonti hanno espresso dubbi sulla decisione di non rendere pubblico il rapporto e hanno affermato che la risposta della società al disastro è stata “disorganizzata”, tanto che c’è voluto più di una settimana per organizzare una riunione del board.

Dalla ricostruzione che l’agenzia di stampa Agi fa online sul rapporto Atlantia, emerge che il documento elencava interventi su una scala da 10 a 70, per ordine di urgenza. E almeno in un caso un intervento aveva un grado di urgenza di classe 60. Un problema, cioè, con le travi di sostegno, che i tecnici avevano identificato per la prima volta nel 2011, e che aveva richiesto ulteriori test proprio nell’agosto 2018.

Il rapporto secondo il Financial Times afferma che si sono affrontati i problemi di sicurezza in linea con la normativa. E che Atlantia ha fatto indagini “straordinarie” ogni due anni dal 2009 al 2017. Le cosiddette “indagini diagnostiche”, test visivi e materiali sulla condizione dei componenti, l’azienda le avrebbe svolte ogni anno dal 2009 al 2015. Un portavoce di Atlantia, il cui maggiore azionista è la famiglia Benetton, ha confermato che il board e il comitato di controllo dei rischi ha preso visione del rapporto  a novembre 2018.

Atlantia ha aggiunto di aver fatto tutto il possibile per reagire al disastro in maniera tempestiva e appropriata. Il portavoce di Atlantia ha precisato che il rapporto non era stato reso pubblico perché era un documento di audit interna. Tuttavia i vertici aziendali lo avevano messo a disposizione degli inquirenti. Al momento sono in corso le indagini preliminari e non è chiaro ancora quali siano le cause che hanno tecnicamente determinato il crollo della struttura.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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