Un bagno di folla degno di una star di Hollywood, con tanti fan ad acclamarla e un’accoglienza veramente calorosa e sincera. Luisa Ranieri ha ricevuto l’abbraccio e il saluto della città di Benevento nell’ambito della terza edizione del BCT – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione, che si è svolto nella città campana dal 9 al 14 luglio. Sold out per l’anteprima nazionale di “Vita segreta di Maria Capasso”, il nuovo film di cui Ranieri è protagonista insieme a Daniele Russo, per la regia di Salvatore Piscicelli (già dietro la macchina da presa de “Il corpo dell’anima” e “Alla fine della notte”).

Accoglienza calorosa di Luisa Ranieri al Festival del Cinema e della Televisione di Benevento

Un film che strizza l’occhio ai più tipici noir degli anni Cinquanta, ambientato a Napoli, in cui Luisa Ranieri incarna una donna che subisce una trasformazione radicale dall’inizio alla fine della pellicola. La storia è quella di Maria Capasso, manicurista madre premurosa che ci introduce da subito nella sua vita, fatta del lavoro al centro estetico, della cura della famiglia, e della storia d’amore sincera con il marito. Ben presto scopriamo, insieme a lei, che l‘uomo è affetto da una grave malattia; ma Maria non si lascia abbattere dal tragico evento che incombe, e inizia a frequentare Gennaro (Daniele Russo), ricco proprietario di un autosalone che si offre di darle una mano dal punto di vista economico. Ben presto la frequentazione si trasforma in una relazione stabile, e il coinvolgimento diventa professionale oltre che emotivo: infatti, una volta diventata vedova, a Maria Capasso, Gennaro propone di fare da corriere della droga, per un carico di cocaina da trasportare in Svizzera. Da lì in avanti inizia per la donna una progressiva discesa agli inferi, che la condurrà a compiere nefandezze sempre più grandi. Il tutto (a suo dire) per non perdere lo status sociale faticosamente conquistato, e per dare a sé stessa e ai figli una vita decorosa e agiata.

“Vita segreta di Maria Capasso” presentato in anteprima nazionale al Festival del Cinema e della Televisione di Benevento [INTERVISTA]

Abbiamo incontrato Luisa Ranieri a Benevento, per parlare di questo suo nuovo ruolo, da lei incarnato con grande intensità e credibilità.

VELVET: Maria Capasso è spregiudicata, determinata, tosta e caparbia. La conosciamo proprio nella prima scena del film, quando si presenta direttamente al pubblico, e guardando in camera dice: “Ho agito per amore e tanto basta”. Ma è proprio così secondo lei o c’è anche, da parte di Maria Capasso, una componente di arrivismo, sopravvivenza e necessità di preservare la famiglia?

LUISA RANIERI: L’idea che mi sono fatta di Maria Capasso è quella di una donna di oggi, con le difficoltà di una società come la nostra che non garantisce welfare: lei si trova con le spalle al muro e dei figli, la difficoltà di andare avanti e la possibilità di andare indietro, di finire nel baratro. E’ così che pian piano di trasforma, da manicurista diventa donna della classe media. A poco a poco coglie delle opportunità che sono illegali, ma sono l’unica possibilità che lei ha per mettere immediatamente a posto le sue finanze avendo perso il marito. È come se arrancasse, spalle al muro, verso la sopravvivenza, fino a che poi qualcosa in lei cambia e quindi diventa Maria Capasso. È la cattiveria che viene fuori dalla difficoltà. Dalla sopravvivenza, dal non sentirsi garantiti in quanto cittadini di un paese e questa è la sintesi che mi sono fatta.

“Vita segreta di Maria Capasso”, il nuovo film con Luisa Ranieri al cinema dal 18 luglio

VELVET: Qualcuno ha definito questo personaggio una Filomena Marturano del terzo millennio. E’ d’accordo?

LR: Maria Capasso è una donna che, pur di salvare sè stessa, diventa spietata. Vuole preservare sè stessa e i figli da una discesa verso l’inferno, dalla sofferenza. È una madre italiana all’ennesima potenza

VELVET: Luisa Spagnoli, Maria Callas, la Carmela di “Una vita promessa”, Marina Rossi de “Il giudice meschino”. Lei ha una predilezione per ruoli di donne toste, forti, determinate, complesse…

LR: Sono i ruoli che mi vado a cercare perché sono interessanti da raccontare e interpretare. Adesso però ho anche voglia anche di personaggi più delicati, fragili, piccoli, cui poter dare delle sfaccettature. Crescendo e andando avanti con la carriera ci si rende conto che tutti i personaggi sono belli da raccontare, dipende da come sono scritti: la scrittura rappresenta il novanta per cento del lavoro di un attore, è fondamentale.

VELVET: Maria Capasso compie crimini efferati e nefandezze di ogni tipo, ma pare che l’unica accusa che possa smuoverla, a provocare in lei delle emozioni, sia l’idea di aver tradito il marito quando era malato…

LR: Io l’ho immaginata come una donna con un forte narcisismo: amava molto il marito, nella sua dimensione piccolo borghese non aspirava ad altro. Sicuramente il mio personaggio ha una forte componente arrivistica che deriva dagli eventi della vita, è come se scoprisse vivendo che potrebbe sistemare un sacco di cose con grande freddezza: è una donna fredda, non amorale ma calcolatrice, una che va per la sua strada e fa tutto questo principalmente per i figli. Quando viene accusata di aver tradito il marito, è come se volesse rispondere “ma tu che ne sai?”. Alla fine del film diventa quasi un personaggio da tragedia greca, diventa cattiva, spalle al muro tiri fuori tutta la cattiveria di cui è capace per salvare i tuoi figli. Proprio in questo è una Filumena Marturano ma potrebbe diventare una Medea, ha quel tipo di matrice.

 

Luisa Ranieri diretta da Salvatore Piscicelli nel film “Vita segreta di Maria Capasso”

VELVET: Uno dei protagonisti del film è sicuramente la città di Napoli. Cosa ha significato per lei girare nella tua città? E che immagine di Napoli emerge da questo film, secondo lei?

LR: Quando ho letto il copione del film ho subito pensato che fosse una storia che si poteva raccontare in qualsiasi parte d’Italia: poteva essere una periferia Milanese e il centro di Milano, o il centro di Venezia e la periferia veneta. Quello che fa veramente paura, che si evidenzia da questo film, è che una certa parte di classe media che prima viveva bene piano piano scivola nel degrado e nella povertà. È questa secondo me la chiave del film. Per me è stato bello girare nella mia città, perché quando vado a Napoli sto benissimo, ha un’energia pazzesca proprio perché ha in se mille contraddizioni. Sono napoletana, quindi ritrovare i luoghi dell’infanzia, o passare il poco tempo libero che avevo a salutare i vecchi amici, oppure mangiare nei posti che ricordavo da bambina, è stato un ritorno di fiamma.

Luisa Ranieri recita accanto a Daniele Russo in “Vita segreta di Maria Capasso”

VELVET: Cosa spera che rimanga nel cuore agli spettatori che vedranno questo film?

LR: Non so cosa rispondere. Maria Capasso non è certo un personaggio eticamente condivisibile. Quello che rimane, e che secondo me è il messaggio più profondo, è che una persona (uomo o donna che sia) messa con le spalle al muro, senza un welfare, senza una società che si fa carico delle sue creature, può cadere nell’illegalità. La verità è che la delinquenza dilaga perché è molto difficile tenere la barra dritta quando non ci sono determinati strumenti. La riflessione da fare è quanto è importante che ci sia tutta l’altra parte affinché la società sia sana!

“Vita segreta di Maria Capasso” è prodotto da Palomar, Zocotoco con Vision Distribution, e arriva al cinema il 18 luglio.