Tutte le donne, hanno amiche con cui confidarsi, confrontarsi, telefonarsi, ed spesso un bene, perché secondo uno studio, fa vivere meglio. Insieme possono ridere, piangere e capire chi sono. Le donne sono capaci di qualsiasi cosa e c’è chi dice che questo potrebbe portare qualche a disaccordo o a qualche malalingua tra individui del gentil sesso. Ormai è ora di smetterla con queste accuse e iniziare a pensare che le donne insieme possono creare un potenziale pressoché infinito e che bandire gli uomini da qualche attività forse non è poi così sbagliato.

Stare tra donne fa bene?

Negli ultimi anni si è cercato di dare spazio a nuove realtà, sia lavorative che ricreative, composte da sole donne. La necessità di avere spazi di questo tipo è nata da un bisogno comune di sentirsi alla pari. Molto spesso, specialmente negli ambienti lavorativi in cui il numero di uomini è nettamente superiore, le donne sono state considerate adatte per ruoli poco decisionali. Questo è un male in quanto sono dotate di una spiccatissima creatività che non possono esprimere, ma che se messa a frutto in modo corretto potrebbe portate grandi vantaggi.

Co-working tutto femminile

L’idea non è unica nel suo genere. Nel febbraio 2018 a New York ha inaugurato il suo terzo spazio co-working il progetto The Wing, che sta per aprire un’ulteriore sede a Washington, Los Angeles e San Francisco. Che cosa rende The Wing differente rispetto agli altri spazi co-working? La politica del “female-only”, solo donne.

A Londra esiste The AllBright, inaugurato l’8 marzo. The Deli Club, situato a Paris, fornisce alle donne una piattaforma dedicata all’industria creativa, mentre San Paolo in Brasile ha Feminaria, dedicata alle imprese al femminile. Un altro progetto a livello internazionale è Hera Hub, che si definisce “coworking space and business accelerator for women”. Sì, perché, come è possibile leggere fra le righe nella mission del progetto, per far nascere o crescere un progetto c’è bisogno di visione… e condivisione. Fare gruppo diventa un modo per intrecciare saperi e competenze diverse, ma anche sentirsi più forti, trovare un confronto.

Tanti spazi per donne

Curves International, fondato da Gary e Diane Heavin negli Stati Uniti nel 1992, da qualche anno è comparso anche in Italia: si tratta di una palestra dedicata al pubblico femminile con un allenamento specifico. Al momento sono sempre più numerosi i centri sportivi solo donne che stanno nascendo sul territorio italiano ed europeo.

Un modo diverso per vivere l’allenamento e il proprio corpo in libertà? Il concetto dell’hammam tradizionale riguarda anche questo: uno spazio di intimità, dove esporsi senza giudizio e vivere la propria nudità riscoprendo il proprio corpo, donna fra le donne. Esprimersi senza censure: è questa l’ispirazione al centro del film del 2017 À mon âge je me cache encore pour fumer della regista algerina Rayhana Obermeyer, che fra le pareti di un hammam ha creato l’intreccio di storie al femminile.