È arrivata in sei ore sulla Stazione Spaziale Internazionale la navicella Soyuz MS-13. A bordo anche l’astronauta italiano Luca Parmitano. Per l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), con l’americano Andrew Morgan e il russo Alexander Skvortsov, comincia così la missione “Beyond” che significa “oltre”.
Nella seconda parte della missione Parmitano sarà al comando: primo italiano e terzo europeo ad avere questo ruolo. La capsula Soyuz si è agganciata al modulo russo Zvezda della Stazione Spaziale alle 00,49 di oggi 21 luglio. Luca Parmitano, Andrew Morgan della Nasa e Alexander Skvortsov della Roscosmos incontreranno i colleghi Aleksej Ovčinin, Nick Hague e Christina Koch.
Ma oggi 21 luglio è anche il 50° anniversario della primo passo dell’uomo sulla Luna. Il 20 luglio 1969 alle 22.17, il Lem toccò la superficie lunare. Alle ore 4.56 del mattino successivo il primo uomo camminava sulla Luna. L’America celebra i 50 anni dello storico allunaggio con feste, gare e show. E mentre prepara il ritorno già guarda a Marte rilanciando la corsa allo spazio.
“La mia amministrazione è impegnata a ristabilire il predominio e la leadership della nostra nazione nello spazio per i secoli a venire. Ho ordinato alla Nasa di mandare il prossimo uomo e la prossima donna sulla Luna e di fare il prossimo balzo gigante, inviare americani su Marte“. Queste le parole del presidente Usa Donald Trump nel suo messaggio per l’anniversario, in cui ha riconfermato l’obiettivo di tornare sulla luna in cinque anni.
“Pochi momenti nella storia americana hanno diffuso più orgoglio della missione dell’Apollo 11. Quando Neil Armstrong, insieme a Buzz Aldrin, piantò la nostra meravigliosa bandiera sulla superficie della luna il 20 luglio 1969”, ha detto Trump. Ieri il presidente ha ricevuto nello studio Ovale i familiari di Armstrong (morto nel 2012), lo stesso Aldrin e Michael Collins: i tre membri dell’ equipaggio.
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