Come sarà l’essere umano nel futuro? Come la tecnologia cambierà il nostro corpo?

Viviamo un periodo di sfiducia, pessimismo e paura. Si tratta di sfiducia nel futuro. Sfiducia nella politica e nei suoi rappresentanti, sfiducia nelle istituzioni e nella loro capacità di fornire un servizio ai cittadini, sfiducia nei valori che ispirano chiunque abbia un potere, anche piccolo, da esercitare. Quel sentirsi impotenti a fronteggiare un cambiamento rapido e sconosciuto. Due dimensioni emozionali che rapidamente portano alla paralisi.

La conformazione fisica cambierà

Avete mai pensato al fatto che la nostra conformazione fisica potrebbe cambiare nel giro di poche generazioni? Si tratta di un processo evolutivo naturale, l’uomo è da sempre abituato ad adattarsi a ciò che lo circonda e alle rinnovate esigenze ambientali. Negli ultimi secoli, tuttavia, i cambiamenti non sono stati particolarmente imponenti. Alcuni scienziati hanno deciso di studiare l’impatto della tecnologia sul nostro corpo, per capire quali potrebbero essere le modifiche cui andrà incontro l’uomo nel corso del prossimo secolo. Sulla scia dei timori generati recentemente da uno studio che ipotizzava la crescita di strane escrescenze ossee dal nostro cranio per colpa degli smartphone, oggi possiamo guardare a quella che sarà l’evoluzione dell’uomo. La Toll Free Forwarding, in collaborazione con alcuni esperti di salute della Maple Holistics, ha creato infatti Mindy, un essere umano in 3D che rappresenta ciò che potremo essere noi in futuro. I cambiamenti saltano subito all’occhio, e creano una certa inquietudine. Una buona ipotesi sia quella di partire dalla individuazione e comprensione dei problemi e dalla ricerca di possibili soluzioni. Un prima questione “urgente” da gestire è quella demografica. Bassi tassi di natalità uniti a un’alta aspettativa di vita stanno trasformando la forma della piramide delle età in tutta l’Unione Europea.

Mindy

Schiena curva, spalle piegate, mani ad artiglio e occhi dotati di una seconda palpebra: sono queste le prime caratteristiche che notiamo in Mindy, la donna del 2100. Può tutto ciò essere provocato dal frequente utilizzo di device elettronici? È indubbio che mai come in questi ultimi anni la tecnologia ci ha portati a modificare completamente le nostre abitudini: smartphone e computer sono ormai in ogni casa e monopolizzano la gran parte della nostra attenzione quotidiana. È dunque probabile che, nel corso del tempo, tutto ciò abbia un impatto anche dal punto di vista fisico.

Caleb Backe, uno degli esperti di salute e benessere della Maple Holistics, ha spiegato in che modo la tecnologia apporterà cambiamenti sulla nostra postura:“Trascorrere ore guardando in basso verso lo schermo del cellulare mette a dura prova il collo e rovina l’equilibrio della colonna vertebrale. Di conseguenza, i muscoli del collo devono fare uno sforzo maggiore per supportare la testa. Sedere di fronte al computer in ufficio per ore e ore significa anche che il busto viene spinto più avanti rispetto ai fianchi, piuttosto che essere dritto e allineato”.IO, CYBORG. Lo sostiene Brian Greene, fisico teorico alla Columbia University di New York e consulente per Year Million, una serie tv, recentemente trasmessa negli States, che esplora il futuro del genere umano. Secondo Greene il nostro organismo e l’elettronica saranno sempre più integrati e i nostri discendenti saranno ibridi uomo-macchina ad altissima tecnologia.L’esperto non è d’accordo: “I confini tra vita biologica e vita artificiale si stanno assottigliando già oggi”, spiega in un’intervista a LiveScience. Concorda con questa visione Juan Enriquez, autore e accademico messicano che da anni si occupa di analizzare l’impatto della scienza sul futuro del genere umano.

 

Cambiamenti profondi

Anche braccia e mani subiranno profondi cambiamenti, dovuti alla posizione forzata che adottiamo quando passiamo ore con il cellulare in mano. Lo spiega molto bene il dottor Nikola Djordjevic di Med Alert Help: “Qualche anno fa, l’uso di internet su dispositivi mobili ha sorpassato quello del computer, e ora teniamo letteralmente internet tra le nostre mani. Tuttavia, il modo in cui stringiamo il cellulare può provocare tensione in alcuni particolari punti, dando vita a degli artigli provocati da quella che conosciamo come sindrome del tunnel cubitale”. Ma il cambiamento più evidente e impressionante è forse quello a carico degli occhi. Sappiamo molto bene come computer, smartphone e tablet possano danneggiare la nostra vista, a causa dell’emissione di luce blu particolarmente potente. Dunque, in che modo l’uomo del futuro si evolverà per proteggere questa parte così delicata del corpo umano? Il dottor Kasun Ratnayake della University of Toledo ha suggerito quello che potrà essere uno sviluppo radicale dei nostri occhi: “Gli esseri umani potrebbero sviluppare una palpebra interna più larga per prevenire l’esposizione alla luce eccessiva, oppure la lente dell’occhio potrebbe svilupparsi in modo tale da bloccare la luce blu, senza interferire con la percezione delle altre lunghezze d’onda come il verde, il giallo e il rosso”.