Allenare corpo e mente: è questo l’obiettivo del progetto lanciato da Società Sportiva Lazio e Università Telematica Internazionale Uninettuno. L’iniziativa, presentata presso la Sala Conferenze dello Stadio Olimpico di Roma, è ambiziosa e destinata a migliorare la vita degli atleti che ne prenderanno parte. La “Scuola di Formazione Post Carriera S.S. Lazio Settore Giovanile e Squadra Femminile”, dunque, non si prenderà cura solo dell’allenamento fisico dei ragazzi, ma anche dei loro studi.
Una risposta concreta per quanti praticano agonismo, che spesso si trovano ad avere a che fare con le difficoltà sempre crescenti di conciliare i ritmi degli allenamenti sportivi con quelli degli impegni scolastici. Lo studio, infatti, deve restare sempre centrale nelle loro vite. Sono infatti troppi i calciatori che – una volta finita la carriera – si ritrovano a vivere una stagione da vecchie glorie, senza riuscire a dare una nuova dimensione alla loro vita. Il ritiro dal calcio giocato deve invece trasformarsi per loro in un’occasione per rimettersi in gioco e per sfruttare le conoscenze accumulate negli anni dello studio.
I dati allarmanti: solo il 45% riescono a diventare professionisti
Stando ai dati, poi, meno del 45% dei ragazzi che pratica a livello agonistico riesce a diventare un calciatore professionista. Senza considerare che il settore femminile al momento non è nemmeno riconosciuto a livello professionistico. Senza un’educazione adeguata, dunque, si rischia di non essere in grado di gestire le sfide che la vita pone loro davanti, sia in campo che nella vita. Quella proposta dall’Università Telematica Internazionale Uninettuno e dal settore giovanile della S.S.Lazio si pone come una risposta concreta in questo senso. Avviare un processo di formazione, educazione e cultura – oltre che sportivo – è un grande regalo per i ragazzi che giocano a livelli importanti e per le loro famiglie. Al progetto prenderà parte anche Banca Igea, attraverso l’erogazione di alcune borse di studio.