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Shock in montagna: giovane cuoco trovato morto vicino a un rifugio

Un lavoratore stagionale originario di Manfredonia (Foggia), Daniele del Nobile, di 36 anni, è stato trovato morto il 31 luglio al confine fra Veneto e Trentino Alto Adige. Il corpo del giovane senza vita è stato rinvenuto nelle vicinanze del rifugio Pralongià in Alta Badia, comune di Corvara (Bolzano), dove lavorava.

Del Nobile era sparito nel nulla martedì sera, 30 luglio, dal rifugio Pralongià. I soccorritori l’hanno cercato per tutta la notte e solo mercoledì mattina, 31 luglio, prima di mezzogiorno, hanno trovato il suo cadavere in un prato di Livinallongo (Belluno).

La causa del decesso potrebbe essere l’ipotermia. Il cuoco ha passato l’intera nottata all’addiaccio. Si suppone che il giovane possa aver perso i sensi a causa di un fulmine caduto vicino a lui. Si è infatti verificato un violento temporale in quelle ore. Sull’episodio indagano i carabinieri. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Daniele del Nobile era in un momento di pausa quando è uscito dal posto di lavoro al rifugio. E non è più tornato.

Da quel momento non è ancora chiaro cosa sia successo. Per poche decine di metri il suo corpo senza vita è stato trovato sul versante veneto di Livinallongo, nel Bellunese. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Cortina che hanno avvertito il pubblico ministero di turno che a sua volta ha disposto il trasferimento alla Pieve di Livinallongo del Col di Lana.

Nella zona si stava abbattendo un forte temporale quando è avvenuta la tragedia, per questa ragione l’ipotesi iniziale ritenuta più probabile era stata quella che a colpirlo fosse stato un fulmine. Meno di un anno fa, ricorda Davide Piol sul Corriere Veneto, Stefano Devich, falegname bellunese di 49 anni, morì folgorato mentre cacciava nei boschi di Livinallongo.

Daniele del Nobile (foto dal suo profilo Facebook)

Photo credits: Twitter / Facebook

Madonna di Campiglio, incendio devastante nello storico Hotel Miramonti

(notizia del 26 febbraio 2019) Un vasto rogo ha provocato danni notevoli, questa mattina 26 febbraio, all’interno dello storico Hotel Miramonti di Madonna di Campiglio, in Trentino.

Al momento la struttura è al completo ma molti turisti, mentre le fiamme stavano iniziando a propagarsi al tetto, erano già usciti per andare sulle piste a sciare.

I carabinieri di Riva del Garda, che sono intervenuti immediatamente, hanno intercettato le 20 persone che erano rimaste nella struttura. Tutte quante sono uscite dall’albergo per consentire ai vigili del fuoco di poter intervenire. Sul posto, oltre ai volontari, anche il Corpo permanente di Trento.

A fine mattina era ancora in corso l’intervento per porre sotto controllo le fiamme e valutare i danni. La causa ipotizzata del rogo è il malfunzionamento di una canna fumaria. Complicate le operazioni di spegnimento. I vigili del fuoco hanno trovato difficoltà a tagliare il tetto in lamiera.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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