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Rivoluzione nel calcio: una donna arbitro per la finale di Supercoppa, ecco chi è

Per la prima volta nella storia del calcio sarà una donna ad arbitrare uno degli appuntamenti più importanti della Uefa. Toccherà infatti alla francese Stephanie Frappart, 35 anni, arbitrare la finale di Supercoppa tra Liverpool e Chelsea il prossimo 14 agosto.

I due club inglesi, vincitori rispettivamente delle ultime edizioni di Champions League ed Europa League, si affronteranno al Besiktas Park di Istanbul. Nel mese di luglio, la direttrice di gara francese aveva arbitrato la finale del Mondiale femminile tra Stati Uniti ed Olanda. Due anni fa arbitrò la semifinale dell’Europeo, sempre femminile, tra Inghilterra e Olanda.

“Stephanie se lo merita, ha dimostrato nel corso di un certo numero di anni che lei è uno dei migliori arbitri donna del mondo – ha detto il presidente della Commissione Arbitri dell’Uefa, l’italiano Roberto Rosetti, citato online dal Corriere dello Sport. – Ha la capacità di arbitrare sul palcoscenico più importante, come ha dimostrato nella finale di Coppa del Mondo femminile di quest’anno. Spero che questa partita a Istanbul le fornisca ancora più esperienza proprio nel pieno della sua carriera arbitrale”.

La Frappart ha già fatto la storia in Francia, diventando il primo arbitro donna a dirigere nel mese di aprile una partita di Ligue 1, tra Amiens e Strasburgo. Nel mese di giugno le è stato annunciato il suo ingresso permanente nel pool degli arbitri di Ligue 1 per la stagione 2019/20. Frappart però non è stata il primo arbitro donna designato ad una partita maschile dell’Uefa. La svizzera Nicole Petignat ha infatti diretto tre partite del turno di qualificazione di Coppa Uefa tra il 2004 e il 2009. Al Var, per la finale di Supercoppa, ci sarà il francese Clement Turpin coadiuvato dal connazionale Francois Letexier, dal tedesco Mark Borsch e dall’italiano Massimiliano Irrati.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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