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Sesso e amore, anche le donne tradiscono. Un libro ci spiega perché

Cominciamo sfatando un mito: alle donne piace fare sesso. Anche senza eccessiva intimità, anche senza troppi preamboli. Siamo storicamente abituati a pensare che l’adulterio sia una roba da uomini, che il genere femminile disprezzi le avventure di una notte o poco più e sia sempre alla ricerca di storie da principe azzurro.  A ribaltare tutto quello in cui abbiamo sempre creduto arriva, direttamente da New York, Wednesday Martin, scrittrice e ricercatrice sociale. Il suo ultimo libro, “Vita segreta di noi stesse” (edizioni DeA Planeta) è un viaggio affascinante nella sessualità femminile, nato dal desiderio di liberare le donne da tutti quei retaggi con cui spesso sono costrette a convivere.

L’autrice va dritta al sodo e spiega che gli istinti femminili non sono poi così diversi da come erano migliaia di anni fa e che sono più vicini di quanto pensiamo a quelli dei nostri cugini primati, che vivono la loro sessualità in modo estremamente libero.

Il desiderio, dunque, è uguale per tutti, ma le donne – soprattutto nella cultura occidentale e in quelle maschiliste -, devono convivere con un peso ulteriore: il senso di colpa. Quella cosa che le porta a dire: no, non ci cascare, chissà cosa penseranno gli altri di te. Come spiega bene l’autrice, dalle tragedie greche alle serie tv di Netflix la donna adultera o libertina in amore è quasi sempre descritta e rappresentata come eccessiva, pericolosa, diversa.

Meryl Streep e Clint Eastwood ne “I ponti di Madison County”

Chi sono le donne che tradiscono?

Stanca di ascoltare gli sfoghi di amiche e conoscenti, divise tra la voglia di concedersi un’avventura e il senso di colpa, l’autrice ha deciso di esplorare a fondo la questione. Per farlo è partita da una domanda: chi sono le donne che tradiscono (o che vorrebbero tradire)? La sua scoperta è stata sorprendente: è impossibile farle rientrare in un’unica categoria o riconoscere delle caratteristiche comuni. Non fanno un lavoro in particolare, non hanno un certo numero di figli, non sono sposate da un tot numero di anni.

Sono solo persone che decidono di assecondare il loro istinto in quel momento, giusto o sbagliato che sia. Persone che non accettano più relazioni tiepide, in cui il sesso fa solo da contorno. Persone che, in un certo senso, rifiutano la monogamia e non per questo vanno criticate né tantomeno considerate patologiche. L’autrice insinua infine il dubbio che queste donne possano essere persino delle maestre per le altre e che sicuramente abbiano molto da insegnare per raggiungere la via di una relazione più soddisfacente, finalmente appagante sotto tutti i punti di vista. 

L’analisi di Wednesday Martin procede in modo ritmico tra numerose altre questioni: cosa cercano queste donne? Cosa provano? E soprattutto perché, nel 2019, continuano ad attirare giudizi così severi? Sempre mantenendo alta la concentrazione del lettore, l’autrice affronta queste domande una a una, mettendo insieme le sue esperienze personali, quelle di amiche e conoscenti e anche interviste fatte nel corso della stesura del libro. Ne esce fuori un quadro ricco e variegato, che ci restituisce una realtà ancora poco propensa ad accettare l’idea che le donne possano tradire, così come lo fanno gli uomini.

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