Cinema

Al via la 72esima edizione del Locarno Film Festival: programma, ospiti e film in gara

4191 film, 246 pellicole e 112 anterpime mondiali. Al via la 72esima edizione del Locarno Film Festival. Dal 7 al 17 agosto, venti giorni tra lungometraggi e prime. Si inaugura stasera con “Magari“, opera prima di Ginevra Elkann, nipote di Gianni Agnelli, con Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher. I film in lizza per il Pardo d’oro sono 17, l’Italia scende in campo con “Maternal“.

Riflettori puntati su “Magari” di Ginevra Elkann, il film di apertura, in Piazza Grande il 7 agosto. La regista, al suo primo lungometraggio, racconta la storia di tre fratelli. Da Parigi dove vivono con la madre, vanno a Roma dal padre. Sono gli Anni 80. La regista definisce il suo film «una commedia sentimentale». Riccardo Scamarcio nel ruolo del padre inaffidabile. Mentre Alba Rohrwacher è la sua collaboratrice.

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Il Locarno Film Festival nasce con l’intento di promuovere il cinema d’autore e di qualità artistica, offrire alla produzione mondiale uno scenario adeguato dove poter presentare i nuovi, e soprattutto, grandi film dell’anno.

Il programma:

Al Pardo d’oro concorrono 17 lungometraggi, di cui 14 in prima mondiale. Unico italiano nel Concorso internazionale è “Maternal“, esordio di Maura Delpero. Ci catapulta in un universo poco conosciuto e il rapporto fra chi ha una maternità precoce e spesso non voluta e chi invece madre non sarà mai. Titolo originale del film italo-argentino è Hogar, il centro per ragazze madri dove si incontrano tre coetanee: due adolescenti incinte e una suora.
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La seconda sezione competitiva, “Cineasti del presente“, vede in lizza 16 film, tra cui l’italiano “L’apprendistato“, di Davide Maldi. Completano il programma delle sezioni competitive dei cortometraggi (Pardi di domani)  “Moving Ahead“, che indaga i territori di frontiera della settima arte, tra forme narrative inedite e innovazione del linguaggio cinematografico. Infine, la retrospettiva “Black Light“, che rappresenta l’impegno di una riflessione politica contemporanea sulla rappresentazione delle minoranze.

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Da non perdere:

Sempre in Piazza Grande, la sera del 10 agosto sarà proiettato “Once Upon a Time… in Hollywood” di Quentin Tarantino. Il film più atteso dell’anno (da noi uscirà il 18 settembre) sarà una nuova versione, diversa da quella vista al Festival di Cannes.
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Da non perdere poi “Diego Maradona” di Asif Kapadia e l’horror italiano “The Nest” (Il Nido), opera prima di Roberto De Feo, horror con al centro un ragazzino che la madre tiene chiuso in una villa isolata, il coreano “Parasite”, Palma d’Oro di Cannes 2019, che descrive la lotta  di classe oggi, a Seoul, con i poveri che si impossessano della casa e della vita dei ricchi e il francese “La fille au bracelet” di Stephane Demoustier, con Chiara Mastroianni e Anais Demoustier, racconta  di una ragazza di 16 anni accusata dell’omicidio dell’amica.

Gli ospiti:

Fra le star attese c’è Hilary Swank che riceverà il Leopard Club Award: la sua presenza, il 10 agosto, sarà accompagnata dalla proiezione di “Boys Don’t Cry” di Kimberly Peirce (1999) e “Million Dollar Baby” di Clint Eastwood (2004), i due film che le sono valsi l’Oscar come miglior attrice protagonista.
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A John Samuel Waters, indimenticabile regista e attore di “Grasso è bello” (Hairspray), va invece il Pardo d’onore. Ancora lunga la lista degli ospiti attesi, a partire dalle star e dai registi dei film presentati, cominciando dai nostri Alba Rohrwacher e Riccardo Scamarcio, Joseph Gordon-Levitt, Carice van Houten ed Emannuelle Beart. Ma anche il giallista greco Petros Markaris che ricorderà Bruno Ganz. E il fashion fotografo Michel Comte.

 

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