Le seducenti armature di Vittorio Camaiani [ESCLUSIVA]
Vittorio Camaiani ha presentato la sua nuova collezione autunno/inverno 2019/2020 dal titolo “DuemilaVenti” nella splendida dimora ottocentesca Villa Montanari Rosati a Porto San Giorgio. Ancora una volta il couturier si fa suggestionare dal passato e trae spunto dalle armature, rivisitate però in chiave moderna, per una donna che non rinuncia alla femminilità ed alla grazia.
Ed ecco così che l’elemento simbolo della guerra per eccellenza diviene una sorta di protezione del corpo. Ed è un continuo rimando di contrapposizioni tra maschile e femminile quello che si gioca in passerella. Abiti grigi da cocktail con pettorina a forma di scudo vengono inframezzati sulla parte finale da tessuti romantici a fantasia floreale. In passerella appaiono dei vestiti dai forti contrasti per una donna sicura delle sue scelte di stile, delle sue idee e della sua femminilità.
L’ispirazione di Camaiani prende spunto da una moderna guerriera che si batte contro i ritmi frenetici della vita quotidiana, forte delle sue idee e del suo concetto di bellezza. Perché come afferma Oriana Fallaci: “Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai”.
Il grigio, colore per eccellenza delle armature, predomina la collezione negli abiti di jersey. È però inframezzato da sprazzi di colore che virano dal rosso lacca al giallo ocra, e che rendono il capo originale ed ironico. I rivetti di metallo vengono utilizzati per chiudere i pannelli di cachemire e di alpaca dei cappotti e delle giacche della linea kimono. I soprabiti sono strutturati in crepe, le camicie scudo in cotone e organza e proteggono ancora una volta il corpo femminile. Gli ironici cappelli dalla foggia di elmo, rivettati in metallo, di Jommy Demetrio e le particolari calzature di ispirazione medioevale di Lella Baldi, disegnati entrambi dallo stilista, completano la collezione proposta.
La donna Camaiani è pronta così per affrontare il freddo rigido dell’inverno, ed armata di grande fascino e coraggio incede nella metropoli moderna. “Non è stato facile declinare un tema molto maschile, come quello delle armature, e renderlo al contempo femminile e sofisticato. È stata una bella sfida che ho voluto intraprendere per valorizzare la mia donna”, afferma Camaiani.
Durante la sfilata, che ho avuto il piacere di presentare, ci sono stati anche dei dibattiti tra la giornalista Sarina Biraghi ed il critico d’arte Stefano Papetti. Il défilé è stato dedicato a Luisella Dalla Chiesa, nipote del generale Dalla Chiesa e cara amica del designer, purtroppo recentemente scomparsa. Luisella con la sua grazia, con la sua eleganza, con il suo grande senso di stile e della moda ha sempre sostenuto ed ammirato l’arte di Camaiani.
L’evento ha avuto il Patrocinio del Comune di Porto San Giorgio. Ad applaudire la collezione sono accorsi la nobildonna Marilena Rosati, proprietaria dell’omonima villa, Andrea Ripa di Meana, il giudice Raffaele Focaroli, il dottore Mauro Mario Mariani. I duecento ospiti intervenuti si sono poi ritrovati a brindare con i vini della cantina locale Ciu Ciu. Le acconciature delle modelle sono state curate da Maria Rita Solfanelli di Compagnia della Bellezza.