Woga: tutti i benefici dello yoga acquatico

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Yoga in acqua, più correttamente conosciuto come Woga (dall’inglese: Water Yoga). È questa l’ultima novità in fatto di fitness, capace di combinare i benefici delle asana – le posizioni dello yoga – con gli effetti estremamente positivi che l’esercizio in acqua è in grado di apportare al corpo. Non è un caso, infatti, che moltissime discipline sportive abbiano trovato, negli ultimi anni, la propria variante acquatica. L’aerobica e lo spinning, ad esempio, hanno dato vita all’acquagym e all’hydrobike, discipline praticatissime con soddisfazione nella maggior parte delle piscine. E come non pensare al functional acquatraining, allenamento funzionale in acqua per chi vuole praticare un esercizio a più alta intensità. Il motivo di questo esodo sportivo verso il più umido degli elementi? Semplice: il movimento, se svolto in piscina, risulta addolcito e meno traumatico per i muscoli e le articolazioni, ed è capace di apportare un grande beneficio anche alla circolazione.

Woga: quanti benefici questa disciplina

Prevedibile, quindi, che una simile sorte sarebbe poi toccata anche alle discipline olistiche come lo yoga. Da qui, la nascita in California dello Woga. «L’acqua è uno degli ambienti più idonei per praticare diverse attività – ha spiegato il terapista americano Harold Dull – tra cui lo yoga. Le asana (le posizioni) e i principi e il pranayama (il controllo della respirazione) si adattano a meraviglia. L’acqua addolcisce i movimenti, sblocca le articolazioni, allunga e scioglie i muscoli, dona il giusto equilibrio psico-fisico e migliora le capacità di concentrazione. Allontana le tensioni negative, previene lo stress, l’insonnia e l’ansia». Praticato in acqua, lo Woga è quindi in grado non solo di rilassare corpo e anima, ma anche di tonificare e rivitalizzare il corpo. E, sì: combattere con efficacia la cellulite, grazie alla pressione che l’acqua esercita sul corpo.

Lo yoga in acqua

Altra buona notizia è che non c’è bisogno di saper nuotare per praticare lo Woga. Il livello dell’acqua varia da 1,10 a 1,40 metri e quindi si riesce sempre a toccare. Inoltre, il praticare le asana in vasca è d’aiuto per le principianti dello yoga, poiché la densità maggiore del fluido aiuta a mantenere le posizioni. Una lezione tipo di Woga, dopo un riscaldamento di circa 10 minuti, dura in media dalla mezz’ora fino ad un’ora, ed è accessibile a tutti: donne in gravidanza, anziani, soggetti che hanno subito traumi o interventi, persone in sovrappeso.

Francesca Ferrandi

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