La nave della Open Arms è davanti alle coste di Lampedusa. A comunicarlo è la stessa Ong spagnola, con una nota ufficiale: “14° giorno. Abbiamo avvistato terra. Lampedusa. Con il decreto Salvini sospeso, siamo nelle acque italiane con il permesso. Ancora nessun porto, ma la fine di questo incubo è più vicina. Nel frattempo l’umanità deve prevalere su questa assurdità“, si legge. L’imbarcazione, con 147 migranti a bordo, ha gettato l’ancora a Cala Francese, a poche centinaia di metri dal porto di Lampedusa. In queste ore il personale della Capitaneria di porto, della Guardia di Finanza e i medici del Cisom sono saliti a bordo per un’ispezione.

È scontro tra Matteo Salvini e il ministro Trenta

Nel frattempo prosegue lo scontro tra il Viminale, rappresentato da Matteo Salvini, e il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che ha deciso di non firmare il divieto di ingresso in acque italiane come chiesto dal leader della Lega.

Con queste parole il ministro Trenta spiega le sue ragioni: “Ho deciso di non firmare il nuovo decreto del ministro degli Interni volto a negare l’ingresso, il transito e la sosta nelle acque territoriali della nave dell’Ong Open Arms a seguito della sospensiva disposta dal Tar del Lazio sul precedente analogo provvedimento”. Poi aggiunge: “Ho preso questa decisione, motivata da solide ragioni legali, ascoltando la mia coscienza. Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l’umanità. Per questo non ho firmato”.