Lo hanno ritrovato senza vita in un burrone, domenica 18 agosto. Simon Gautier, 27 anni, escursionista francese era disperso da diversi giorni nel Cilento, in provincia di Salerno. Gli uomini del soccorso alpino hanno rinvenuto il corpo del giovane in una zona di Belvedere di Ciolandrea, nel comune di San Giovanni a Piro (Salerno).

Si erano perse le tracce di Gautier nove giorni fa. Era scattata una corsa contro il tempo. Le ricerche si sono concentrate su un’area di 143 chilometri quadrati, compresa tra i territori di Policastro, Scario e Punta degli Infreschi. Zone con crepacci e percorsi impervi non semplici da raggiungere. Oltre alle squadre ufficiali di soccorritori, sono stati i volontari a perlustrare, anche con l’aiuto di droni, i tantissimi sentieri collinari del Golfo di Policastro.

Simon Gautier era rimasto ferito durante un’escursione in solitaria. Aveva allertato i soccorsi il 9 agosto scorso con un appello disperato al 112. “Sto morendo di dolore, sono caduto in una scarpata – aveva detto durante la telefonata -, ho le gambe rotte, aiutatemi, vedo il mare ma non so dove mi trovo”.

Per cercare di far luce su quanto accaduto, la Procura di Vallo della Lucania, competente per territorio, ha aperto un’inchiesta. I magistrati vogliono capire in particolare se ci siano stati ritardi nei soccorsi che si sono messi in moto per rintracciare Simon Gautier. “È bene fare chiarezza e approfondire alcuni aspetti che riguardano le operazioni di soccorso – ha spiegato il procuratore Antonio Ricci citato da Repubblica Napoli -. Questo nel rispetto dei familiari e di tutti gli italiani. Insieme al procuratore di Lagonegro valuteremo la strada da percorrere”. Sul posto, insieme ai genitori di Gautier, a un gruppo di amici e all’ambasciatore francese in Italia, era presente anche il sostituto procuratore Luigi Spedalieri.

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