“Salviamo Ares”, cucciolo rischia di essere sacrificato in un rito religioso
“Non dimenticherò mai quello sguardo triste e quegli occhi languidi” è così che Francesca descrive il suo primo incontro con Ares, un cucciolo che vive in Indonesia, Paese del Sud Est asiatico, e rischia di essere soppresso durante un rituale religioso. La turista, ha convinto i proprietari del cane a venderglielo, ma ora ha bisogno di soldi per l’espatrio.
Legato, senza acqua né cibo
Francesca, 44 anni, di Milano era in vacanza in Indonesia quando si è imbattuta nella triste storia di Ares, un cucciolo di quattro mesi. Quando Francesca lo vide per la prima volta, il cucciolo era legato a una catena, sotto al sole rovente, senza acqua né cibo. Così, la turista, provò a chiedere spiegazioni ai passanti. Nessuno le disse niente. La donna non si arrese e l’indomani tornò di nuovo nello stesso posto. Il cucciolo era ancora lì, sempre legato con una catena, senza acqua e senza cibo. Provò, a quel punto, a chiedere ai proprietari perché tenessero il cane in quelle condizioni, spiegando loro che il piccolo aveva bisogno di cibo, acqua e movimento, ma i due sembravano disinteressati ai reali bisogni del cane. A quel punto, Francesca tirò fuori dalla tasca tutto quello che aveva: un milione di rupie, poco più di 62 euro, in cambio del cane. Voleva comprarlo per salvargli la vita! La coppia accettò subito l’offerta e la donna prese immediatamente il cucciolo e lo portò via con sé.
Il rito sacrificale induista
“L’ho chiamato Ares, come il Dio greco della guerra” racconta la 44enne milanese. Poco dopo, la macabra scoperta. Ares era tenuto in quel modo perché destinato a un sacrificio come previsto da un rito induista, che vuole allontanare gli spiriti maligni dalle famiglie per benedire le case e i templi. È un rito che viene praticato tipicamente con i cani dal manto marrone e il musetto scuro, proprio come Ares. Una storia a lieto fine per Francesca e il suo cucciolo, che ha iniziato a sbrigare tutte le pratiche, per l’espatrio dall’Indonesia verso l’Italia. Dalla sterilizzazione alle vaccinazioni, passando per il microchip identificativo. Tra passaporto e volo, le spese per portare Ares in Italia si aggirano intorno ai 3 mila euro. Per sostenere la loro causa di Ares e Francesca è possibile fare una donazione visitando il sito Internet “Help me to save Ares“.