Toto-premier, l’ipotesi di una donna a Palazzo Chigi: ecco chi è
Nascerà davvero un governo “giallorosso” composto dall’inedita maggioranza fra Movimento Cinque Stelle e Partito democratico? Al momento si tratta di un’ipotesi tutt’altro che vaga. I punti di contrasto fra le due forze politiche sono molti, non mancano tuttavia le proposte di mediazione. Fra questi, riporta Tommaso Labate sul Corriere della Sera, anche l’ipotesi di una donna a Palazzo Chigi. Sarebbe una novità assoluta: finora l’Italia non ha mai avuto un presidente del Consiglio dei ministri di sesso femminile.
Uno dei nomi più accreditati per guidare il futuro possibile governo M5S-Pd è Marta Cartabia. Classe 1963, originaria di San Giorgio su Legnano (Milano), Cartabia è stata nominata giudice costituzionale nel 2011 da Giorgio Napolitano. Dal 12 novembre del 2014 è vicepresidente della Corte Costituzionale. È la terza donna nella storia di Palazzo della Consulta, dopo Fernanda Contri e Maria Rita Saulle. Il suo incarico scadrà nel 2020.
Laureata con lode in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano nel 1987, Cartabia ha insegnato in numerosi atenei, in Italia e all’estero e dal 2004 è professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
L’ipotesi che alla fine possa essere lei a guidare il nuovo Esecutivo italiano è suggestiva. Sebbene il fatto di essere donna non la ponga automaticamente al riparo da critiche e livori, in tempi in cui il dibattito pubblico sembra avere per cifra la rissosità e l’insulto. Tutti ricordano l’ironia, il sarcasmo e, purtroppo, anche gli insulti piovuti su Elsa Fornero, ministro del Governo Monti e madrina della riforma pensionistica. Così come su Laura Boldrini, presidente della Camera nella passata legislatura, o Maria Elena Boschi, ministro del Governo Renzi, o, prima di tutte loro, Mara Carfagna di Forza Italia, adesso vicepresidente della Camera.
Oggi 22 agosto, intanto, si svolge la seconda giornata di consultazioni da parte del Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella incontrerà i partiti e i gruppi parlamentari che contano. Dal Pd ai Cinquestelle e dalla Lega a Fratelli d’Italia e a Forza Italia. Secondo voci di corridoio il Capo dello Stato vuole stringere i tempi al massimo. Si aspetta che già da lunedì le forze di una nuova maggioranza gli presentino il nome del premier. Per la prima volta in Italia potrebbe trattarsi di una donna.
Photo credits: Twitter