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Il Re Leone: 10 curiosità che non sapete sul live action Disney

Il Re Leone è finalmente uscito anche in Italia, disponibile al cinema dal 21 agosto. Ed è già un record incredibile, dato che ha totalizzato, solo nel primo giorno d’uscita, poco meno di 3 milioni di euro di incassi. Una cifra pazzesca, in un periodo in cui il cinema continua a perdere punti, schiacciato dal peso dell’home-streaming. Dunque, la Disney ha ben pensato di riportare le avventure del mondo animale della savana sul grande schermo, in una veste nuova, quella del live action. Ormai si è capito, l’operazione nostalgia funziona e anche molto bene, dato che tutti i remake dei classici Disney stanno spopolando.

E la cosa non ci meraviglia considerando che, i bambini degli anni Novanta sono gli adulti di oggi e sono gli stessi adulti che, per mano, portano i loro figli al cinema. Qualcosa che assomiglia ad un romantico passaggio del testimone, riprova del fatto che i buoni sentimenti sono davvero eterni. Nel film, Mufasa è il re delle Terre del Branco, che sta educando suo figlio, Simba, affinché un giorno prenda il suo posto. Ma che, soprattutto, impari a governare con saggezza e morigerata razionalità, non facendosi schiacciare dalla sete del potere. Simba è un cucciolo piuttosto immaturo ed istintivo, che si fida ciecamente di tutto. Nell’ombra del trono di Mufasa c’è Scar, suo perfido ed invidioso fratello, che trama alle sue spalle, per diventare re e “rubare” la sua regina, Sarabi. Nel frattempo, Simba conoscerà anche Nala, una giovane leonessa, determinata e combattiva, che gli farà scoprire anche l’amore.

Dato che de Il Re Leone conoscete tutti la trama e, siamo certi, andrete tutti a vederlo, non vogliamo dirvi troppo. Qui di seguito troverete 10 curiosità che forse molti di voi non sapranno sul film.

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Il reboot del classico Disney arriva esattamente dopo 25 anni dall’originale cartone animato, che uscì nel 1994. Il capolavoro d’animazione, che fece sognare un’intera generazione di bambini (e non solo), fu il film con il maggior numero di incassi, su base annua. Non solo tra i cartoni animati, ma proprio in assoluto. E vinse anche il Golden Globe per il miglior film e due Premi Oscar. Niente male!

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Il Re Leone è una storia completamente originale. Come molti di voi sapranno, (quasi) tutti gli altri classici Disney sono adattamenti di fiabe o favole ben note. Alcune di queste scritte da famosi romanzieri e favolisti del passato, come per esempio Biancaneve, scritta dai fratelli Grimm. Il Re Leone, invece, è tutto frutto della creativa fantasia dei produttori Disney.

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Vi ricordate cosa avevamo, noi generazione degli Anni Novanta, per vedere i cartoni animati a casa? Le VHS: le romantiche videocassette nere, che inserivamo nel registratore, per gustare i nostri film preferiti a casa. Ad oggi, ormai, sono del tutto scomparse, ma non dalla nostra memoria. Il Re Leone ha battuto un record in merito: il film è stata la videocassetta più venduta di sempre. E la cifra di pezzi venduti si aggira oltre i 55 milioni, da non crederci!

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Il live action de Il Re Leone, in Italia, ha le voci di personaggi molto noti del piccolo schermo, ma anche della musica italiana. I doppiatori dei protagonisti, Simba e Nala, sono infatti i cantautori Marco Mengoni ed Elisa (Toffoli), sia nel parlato che per le canzoni. Per Timon e Pumba, i doppiatori sono due attori, versatili e simpaticissimi: Edoardo Leo e Stefano Fresi. Mufasa ha, infine, la voce inconfondibile di Luca Ward che – ammettiamolo – ha fatto tremare tutti.

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La storia de Il Re Leone trae libera ispirazione dalla tragedia shakespeariana dell’Amleto. Sembra assurdo? Ebbene, in realtà molti dei temi affrontati sono affini al capolavoro del drammaturgo inglese. Il rapporto padre-figlio, di quasi totale simbiosi e grande timore del più piccolo. Il fratello, losco e tenebroso che, con l’inganno SPOILER uccide Mufasa, con lo scopo di prendere il trono. Ma anche il tentativo di prendere in sposa la moglie di suo fratello. E come non ricordare la scena, verso la fine, di quando il figlio smaschera l’efferato gesto di suo zio Scar.

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Non possiamo pensare a Il Re Leone, senza ricordare l’emblematica colonna sonora, che ancora oggi non possiamo non cantare a squarciagola. Per la gioia di grandi e piccini, anche nel live action troveremo le stesse canzoni, anche se con interpreti differenti. Siamo certi che sarete tutti spinti a cantare in sala, al cinema. Ma ricordatevi di farlo sottovoce, perché il vostro vicino di poltrona potrebbe arrabbiarsi (esperienza personale a parte, ndr).

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Vi siete mai chiesti da cosa derivino i nomi dei personaggi de Il Re Leone? Molti di questi sono stati estrapolati studiando il significato di alcune parole della lingua Swahili. Ad esempio, Simba significa proprio “leone”, Nala corrisponde a “regalo”, Rafiki significa “amico”. E Pumba? Il simpatico facocero cicciottello, in italiano significa “sempliciotto”.

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Il titolo originale de Il Re Leone non doveva essere questo, ma alla fine è sembrato molto più piacevole ed emblematico. Il titolo originale era Il Re della Giungla.

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Il Re Leone non sarà l’ultimo dei remake di casa Disney. Se questo processo è iniziato ormai da circa cinque anni, non è di certo destinato a finire prestissimo, data la quantità di materiale a disposizione. Al momento, sappiamo con certezza che, con il nuovo anno, uscirà il live action di Mula, di cui il trailer è stato già distribuito. Ma sono in cantiere anche La Sirenetta ed Hercules!

10

Il Re Leone (2019) non è un vero e proprio film, ma è da considerarsi ancora un progetto d’animazione. Sarebbe stato del tutto impossibile che tutti gli animali presenti sul grande schermo, autonomamente, potessero recitare per tutto il film. Dunque sono ricorsi alla grafica computerizzata, in tecnica fotorealistica. Partendo da dei veri e propri pupazzi, incredibilmente spaventosi, per quanto realistici. Hanno letteralmente messo insieme dei pixel, a formare un insieme del tutto incredibile. In quanti di voi si sono commossi, guardando la perfezione dei dettagli?

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