La Spagna ha lanciato un allarme internazionale per la diffusione della listeriosi. Si tratta di una pericolosa infezione. La provoca il batterio Listeria monocytogenes. Nel Paese iberico è esplosa in questi giorni un’epidemia senza precedenti per virulenza e vittime.
A ieri 22 agosto le autorità riferivano di due morti accertate: quella di un uomo di 62 anni in Cantabria, nel Nord del Spagna, e di una donna 90enne, in Andalusia, nel sud. I casi di contaminazione sono 145. Il ministero della Salute sta verificando in queste ore altri 523 contagi sospetti.
Fra gli spagnoli e i tantissimi turisti presenti nella penisola si sta diffondendo la paura. Medici e sanitari hanno verificato la maggior parte degli episodi di listeriosi in Andalusia. È lì, nel sud della Spagna, che si commercializza una carne di maiale a rischio. Secondo gli esperti potrebbe essere all’origine dell’epidemia.
Ma esistono casi anche al Nord e in Catalogna. Almeno 50 persone si sono recate in ospedale. Il ministero della Salute ha quindi allertato l’Unione europea e l’Organizzazione mondiale della sanità sui rischi dell’epidemia. La decisione, secondo fonti ministeriali, è una precauzione nel caso in cui turisti in visita in Spagna abbiano contratto l’infezione.
L’origine dell’epidemia è stata al momento individuata in carne di suino venduta con il nome La Mecha e prodotta da un’azienda di Siviglia. La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, a quella invasiva o sistemica. Nella maggior parte dei casi si tratta di un’infezione lieve e spesso, scrive El Pais, non viene nemmeno percepita da chi ne è contaminato.
Al contrario, le forme più gravi provocano sepsi e meningite. Interessano persone già immunodepresse o affette da più patologie. Anziani, feti e neonati corrono i rischi maggiori. In Spagna è scoppiata una forte polemica perché il governo regionale dell’Andalusia ha impiegato cinque giorni prima di ordinare il ritiro dei lotti di carne dagli scaffali. E questo malgrado che fosse a conoscenza di test con risultati “altamente positivi”, scrive El Pais.
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