Canonica, istituzionale, a tratti noiosa. La cerimonia di apertura della 76esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha dato il via in modo del tutto formale e prevedibile a una kermesse che invece sulla carta si presenta più che mai variegata, eclettica e stimolante (sia dal punto di vista strettamente cinematografico che delle presenze attese al Lido). Giornata del tutto standard quella del taglio del nastro della manifestazione cinematografica più antica al mondo, in cui il picco d’interesse più elevato non sono stati il primo tappeto rosso o il film d’apertura, bensì l’arrivo al Lido di Brad Pitt, che sarà protagonista del primo giovedì della Mostra con la presentazione del film in concorso “Ad Astra”, del regista James Grey.

Taglio del nastro senza sussulti per la Mostra del Cinema di Venezia, dal 28 agosto al 7 settembre al Lido

Il red carpet dell’inaugurazione ha visto sfilare davanti a fotografi, fan e addetti ai lavori, molte autorità della politica, in primis il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli (che si è detto “orgoglioso e felice di essere a Venezia”), accolto con calore dal Presidente della Biennale Paolo Baratta, e dal Direttore Artistico della Mostra Alberto Barbera. Assente, per evidenti e noti impegni istituzionali, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, salutato in sala durante la cerimonia di apertura.

Tra i vip di casa nostra, si sono fatti notare una bellissima Isabella Ferrari in completo Etro, con un’ampia gonna nera a motivi floreali, con vita alta a stringere un’elegante camicia bianca con maniche arrotolate.

Isabella Ferrari elegantissima sul red carpet di apertura della Mostra del Cinema di Venezia

Molto stilosa anche Stefania Rocca, capelli corti, poco trucco e abito nero lungo monospalla firmato Alberta Ferretti.

Stefania Rocca presente all’inaugurazione della Mostra del Cinema di Venezia 2019

Completo bianco su camicia blu per Toni Servillo (presente per presentare il film “5 è il numero perfetto”, nella sezione Giornate degli Autori), che ha sfilato insieme alla moglie Manuela Lamanna, mentre la fashion blogger Eleonora Carisi ha calcato il tappeto rosso in un abito rosa confetto tutto rouches e gonna ampia, in stile bomboniera.

La fashion blogger Eleonora Carisi e Toni Servillo sul primo red carpet della Mostra del Cinema di Venezia

Non sono passate inosservate la super modella Imam (vedova di David Bowie) in un coloratissimo e ampio Valentino, tutto piume e ampiezze, e la modella francese Gabrielle Caunesil, in un abito Rami Kadi color fragola tutto tempestato di strass, dalle lunghezze asimmetriche (corto davanti e lungo dietro), con corpetto rigido strapless.

Le super modelle Imam e Gabrielle Caunesil alla Mostra del Cinema di Venezia

Decisamente ammirate anche la giurata Stacy Martin, in un Louis Vuitton corto con zip centrale e spalle drappeggiate, e la modella di Victoria’s Secret Barbara Palvin, super sexy in un abito nero strapless e spacco a volant di Giorgio Armani.

Stacey Martin e Barbara Palvin all’apertura della 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia

E poi è arrivata la madrina, l’attrice napoletana Alessandra Mastronardi, elegantissima in un Armani Privé strapless, con ampia gonna lunga, nero con scollo a V, stretto in vita e tutto decorato con strass argentati. Bellissimo il trucco naturale con smokey eyes, i capelli raccolti in uno chignon basso, e dei lunghi orecchini con brillanti e rubini. Accanto a lei il fidanzato, l’attore americano Ross McCall, in abito nero e black tie.

Elegantissima la madrina della Mostra del Cinema di Venezia, Alessandra Mastronardi

Ed ecco poi sfilare il gruppo in rappresentanza del film di apertura “Le verità” del giapponese Kore-eda Hirokazu (prima prova del cineasta di “Un affare di famiglia” fuori dal suo paese di origine). Assente il protagonista Ethan Hawke, ma ben presenti e acclamate le due attrici principali, innanzitutto la diva per eccellenza del cinema francese Catherine Deneuve: sicura e accolta da applausi ed entusiasmo, l’attrice parigina ha sfoggiato un discutibile completo Jean-Paul Gaultier Haute Couture costituito da un semplice abito nero lungo strapless, completato da uno smanicato rosso, con ampio collo a punta, schiena aperta e bordo inferiore ornato di piume. Altrettanto applaudita la coprotagonista Juliette Binoche in Giorgio Armani Privè bianco, con scollo a V, strapless, con maniche lunghe a rete applicate al corpetto, e acconciatura morbida effetto bagnato. Semplicissima ma elegante la mise del regista Kore-eda Hirokau, in look total black con sfizioso papillon bordeaux.

Sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia le dive Catherine Deneuve e Juliette Binoche

Il taglio del nastro, all’interno del Palazzo del Cinema, ha seguito i canoni classici di una inaugurazione delle più tradizionali. Una emozionata e sorridente Alessandra Mastronardi ha pronunciato un discorso sulle prime volte al cinema, sull’emozione forte e magica legata all’esperienza della visione di un film sul grande schermo, sulla capacità della settima arte di usare in linguaggio universale, che sa parlare a tutti. Poi è stato il momento dei ringraziamenti da parte de Presidente della Biennale, Paolo Baratta, seguita dalla presentazione delle giurie delle varie sezioni (Venezia Classici, Venezia Opera prima Premio Luigi De Laurentiis, Venice Future Reality, Orizzonti e Film in concorso). Qualche parola anche da parte di Lucrecia Martel, presidente della Giuria che assegnerà il Leone d’oro a uno dei 21 film in concorso, e poi buio in sala e proiezione del film di apertura “Le verità”.

“Le verità” di Kore-eda Hirokazu, film d’apertura della Mostra del Cinema di Venezia

Insomma, nessun particolare palpito in questa prima giornata della Mostra, nessuna forte emozione. Anche la prima pellicola proiettata nel concorso ufficiale è stata accolta con una certa freddezza dalla stampa internazionale e dagli addetti ai lavori. “Le verità” è un film che parla di famiglia (tema molto classico nella filmografia di Kore-eda Horikazu) mettendo in scena la storia di Fabienne (Deneuve), una star del cinema francese circondata da uomini che la adorano e la ammirano. Quando pubblica la sua autobiografia, la figlia Lumir (Binoche) torna a Parigi da New York con marito (Ethan Hawke) e figlia. L’incontro tra madre e figlia si trasformerà velocemente in un confronto: le verità verranno a galla, i conti saranno sistemati, gli amori e i risentimenti confessati.
“E’ stata un’occasione straordinaria di lavorare con un regista che ammiro molto” ha dichiarato Catherine Deneuve. “Ci siamo incontrati due anni fa per la prima volta, e da subito sono emerse la voglia e la possibilità di collaborare. Sono stata molto felice anche di recitare accanto a Juliette, con cui non avevo mai lavorato”.
“Essere diretta da Kore-eda è stata un’esperienza unica” ha detto Juliette Binoche. “E’ un regista che continua a cercare mentre gira, che scrive sempre, raccoglie le idee di tutti, intervista tutti, è interessato al soggetto, è un autore vero”.
“Fare questo film è stato possibile grazie allo spunto arrivato da Juiette Binoche che mi ha chiesto se volessi lavorare con lei a questo progetto e fare un film insieme” ha ammesso Kore-eda Hirokazu. “E’ una cosa molto positiva lavorare a un progetto che va al di fuori dei propri confini geografici. Ho capito subito che poteva essere l’occasione adatta per me per una crescita ulteriore”.

Fredda accoglienza per il film di apertura di Venezia, “Le verità” del giapponese Kore-eda Hirokazu

Archiviato il film di apertura (in sala dal 3 ottobre distribuito da BIM) e i riti dell’inaugurazione, ci si concentra già sulla seconda, ricca giornata della Mostra, che prevede la consegna del Leone d’oro alla carriera a Pedro Almodovar, la presentazione del nuovo film con Brad Pitt “Ad Astra” di James Grey”, e la proiezione di “Marriage Story” di Noah Baumbach alla presenza di Scarlett Johansson e Adam Driver.

Giovedì 29 agosto a Venezia Pedro Almodovar, Brad Pitt e Scarlett Johansson

Il programma della Mostra è eclettico e articolato, non trascura alcun continente cinematografico, e il numero degli esordienti e dei registi in attesa di affermazione supera ampiamente quello degli autori più noti e consacrati” ha promesso Alberto Barbera, il Direttore Artistico. “Non aspettatevi nulla ma siate aperti a tutto, visto che l’arte dovrebbe essere fatta per dare piacere e riconoscimento, non noia e intimidazione”.
I presupposti per una Mostra memorabile ci sono tutti!