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La testimonianza shock di Brando: “Jacko? Mi convinsi che fosse pedofilo”

Un’inedita testimonianza giurata rilasciata nel 1994 da Marlon Brando getta nuovamente una luce sinistra sulla defunta star del pop, Michael Jackson (è morto nel 2009). Il celebre attore hollywoodiano sembrò confermare che Jackson fosse un pedofilo. Lo rivela il Los Angeles Times.

La testimonianza di Brando (defunto anch’egli, nel 2004) sostiene l’autorevole quotidiano californiano, fa parte di un documento che sarà svelato nell’episodio finale di un podcast realizzato da Brandon Ogbor: Telephone Stories: The Trials of Michael Jackson. Il programma sarà online da domenica prossima 1 settembre sul sito Luminary.

Nella testimonianza Marlon Brando rivela dettagli di una cena avuta con la popstar nella sua lussuosa magione a Neverland Ranch. L’attore confessa agli inquirenti che all’inizio aveva pensato che Jackson fosse gay.

Ma che in seguito era “molto ragionevole concludere che poteva aver avuto qualcosa a che fare con quei ragazzini“. Ogbor, autore del podcast The Trials of Michaels Jackson, ha verificato l’autenticità della deposizione con Lauren Weis, uno dei due procuratori che indagarono sul cantante.

“Ho subito capito che quel documento era una vera e propria patata bollente” ha raccontato Ogbor in un’intervista al quotidiano Times di Londra. “Fosse vivo, Brando probabilmente vorrebbe che fosse cancellato. Del resto era completamente diverso rispetto a chiunque altro abbia avuto a che fare con l’inchiesta su Jackson”, ha spiegato Ogbor.

Marlon Brando era un attore famoso e ricco oltre ogni misura. Diversamente da tutti gli altri che in questi anni hanno parlato apertamente contro Jackson, Brando non aveva nulla da chiedere o pretendere dalla popstar, e per questo offre all’ufficio del procuratore distrettuale informazioni dall’interno di quella realtà che non sono mai venute alla luce. Era anche a suo modo ‘strano’, proprio come lo era Michael Jackson. Era uno strano che poteva capire come nessun altro un altro tipo strano in un mondo strano”.

Photo credits: Twitter

 

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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