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Terrore in Florida: arriva Dorian, l’uragano dei Caraibi

Con venti a oltre i 154 chilometri all’ora, a oggi “Dorian” è il più forte uragano di questa stagione negli Stati Uniti d’America. Elevato nella nottata fra ieri e oggi da categoria 1 a 2, il ciclone ha risparmiato Porto Rico ma ora anche la Georgia ha dichiarato lo stato di emergenza.

Il presidente Donald Trump ha deciso di rinviare il viaggio che aveva in programma domani 31 agosto in Polonia per le commemorazioni della Seconda Guerra mondiale, al suo posto andrà il vice presidente americano Mike Pence. “Sembrava una piccola tempesta – ha dichiarato Trump in un video pubblicato su Twitter – ma ora sembra proprio un mostro. I venti stanno aumentando a un tasso terrificante… potremmo essere fortunati ma questa volta sembra proprio che colpirà duramente… siate consapevoli e mettetevi al sicuro. Dio vi benedica”.

La marina militare, dal canto suo, ha ordinato l’evacuazione delle navi e degli aerei nelle basi navali di Jacksonville e di Mayport, in Florida. I cittadini hanno preso d’assalto i supermercati e le stazioni di servizio, per assicurarsi scorte di viveri e di benzina. Sui social impazzano le foto degli scaffali vuoti, dei sacchi di sabbia sistemati intorno a case e negozi e dei pannelli di legno che le persone inchiodano alle finestre per evitare che si spacchino i vetri.

Un uragano si classifica di categoria 4 quando i venti sono compresi tra 210 e 248 chilometri orari, in grado di spazzare vie alberi e cartelloni pubblicitari e di scoperchiare con facilità i tetti delle case. Le abitazioni con fondamenta a livello strada di solito subiscono la completa copertura da parte dall’acqua. Il devastante uragano Katrina del 2005 era di categoria 4.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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