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Governo M5S-Pd, attesa per il voto su Rousseau: ecco perché può essere decisivo

Comincia con oggi lunedì 2 settembre una settimana determinante per la probabile nascita del governo “giallorosso”. Il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, media con Pd e Movimento Cinque Stelle per definire la compagine dei ministri.

UN VOTO ONLINE MOLTO “PESANTE”

Martedì 3 settembre gli iscritti al M5S voteranno sulla piattaforma online “Rousseau”. Non si tratterà di un passaggio banale. Se dovesse emergere la bocciatura dell’intesa fra Luigi Di Maio (M5S) e Nicola Zingaretti (Pd) non è chiaro cosa possa accadere al già fragile accordo per un nuovo esecutivo fra due forze politiche avversarie acerrime fino a poco fa.

LA DIREZIONE DEL PD

Domani, dunque, si conoscerà il senso di un’altra tappa importante. E si svolgerà, sempre il 3 settembre, la direzione nazionale del Partito democratico per il libera al nuovo governo. Ecco allora che mercoledì 4 settembre Conte potrebbe tornare dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per sciogliere positivamente la riserva. L’intenzione è quella di presentare un documento programmatico finale e una lista dei ministri.

IL QUESITO PER I MILITANTI 5S

Gli iscritti alla piattaforma potranno votare dalle 9 alle 18 di martedì 3 settembre. Il quesito sarà il seguente: “Sei d’accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?“. La votazione è stata decisa nonostante ad aprile scorso Rousseau sia stato sanzionato dal Garante della Privacy Antonello Soro. Questo perché non garantiva né la sicurezza e né la segretezza del voto degli iscritti, il cui risultato può essere manipolato – senza lasciare traccia – dagli amministratori del sistema.

LE “CRITICITA'” DI ROUSSEAU

La Casaleggio Associati ha assicurato di avere adottato alcune migliorie mirate a garantire la libertà e la segretezza del voto. Tuttavia rimangono i dubbi sull’uso di uno strumento su cui, come rileva il Garante “sono state evidenziate persistenti criticità”. E che potrebbe essere condizionanti per il futuro dell’Italia, come ad esempio proprio in occasione del voto di domani.

COSA SUCCEDE SE IL VOTO “VA MALE…”?

In merito alla votazione la Casaleggio ha aggiunto: “Se il voto su Rousseau va male, ne trarremo le conseguenze”. Un concetto rimarcato anche dal capogruppo al Senato dei Cinque Stelle, Stefano Patuanelli: “Se la piattaforma dice no, Conte si adegui”. Attenzione, però, non soltanto perché Giuseppe Conte, appoggiato da Beppe Grillo e sempre più indipendente dal Movimento, potrebbe non “adeguarsi” affatto.

MATTARELLA NON “PARLA” CON ROUSSEAU

Ma anche perché il Quirinale ha già fatto sapere la settimana scorsa che il dialogo del Capo dello Stato per la formazione di un nuovo governo è, com’è ovvio che sia, con i gruppi parlamentari, non con la Casaleggio e i responsi di votazioni online su Rousseau.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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