di Cinzia Malvini
Claudia ha 23 anni. Solo quattro anni fa si è ammalata di tumore al seno. “Non pensavo mai di dover iniziare questo percorso nella malattia, nell’operazione e poi nella cura”, ci dice. “Non credevo allora di poter arrivare dove oggi sono arrivata come ancora non riesco a credere di essere ora qui”.
Il “qui” è la piazza grande di Arezzo, la più bella della città, incorniciata da un lato dal palazzo delle Logge costruito nel 1573 da Giorgio Vasari e dall’altro da un porticato di inesauribile bellezza. Piazza gremita all’inverosimile da oltre 5mila persone ordinatamente sedute sugli spalti per assistere a un grande evento che parla di forza e di coraggio delle donne. E di quella loro voglia di rinascere sempre e nonostante, anche attraverso la moda.
“Pinkheart” nome della manifestazione voluta e organizzata da Beppe Angiolini, fondatore e gran patron di Sugar ad Arezzo, concept store di tendenze e di ricerca, una delle boutique italiane più famose a livello internazionale, e dalla Maison Ermanno Scervino, eccellenza del made in Italy e soprattutto del “made in Tuscany”.
Srotolato sulla piazza che pochi giorni prima aveva ospitato la Giostra del Saracino per la 139 edizione dedicata a Leonardo da Vinci e vinta dalla Colombina, il tappeto rosa, un pink carpet affrontato con coraggio ed emozione da 12 donne operate al seno insieme a 25 top model, fiere tutte e belle senza alcuna distinzione nei luminosi abiti della collezione autunno-inverno 2019/2020 di Casa Scervino.
“Sono felice e orgoglioso che i miei abiti questa sera vengano indossate dalle signore dell’associazione A.N.D.O.S.”, ci dice Ermanno Scervino. “E sono ancor più felice che sia proprio la moda a dare la spinta alla rinascita della bellezza e della femminilità, spesso minacciate a livello anche psicologico da malattie di questa natura- ed è anche per questo che ho voluto realizzare degli abiti da sera specialissimi, fatti con metri e metri di chiffon rosa, dei vestiti nuvola ed un cuore per testimoniare quanto sia grande il nostro affetto”.
Madrine della serata presentata da una bravissima Filippa Lagerback accompagnata da Luciana Litizzetto, Martina Colombari, Federica Fontana, Paola Barale, sindaco e autorità. Gran finale con la generosa esibizione, quasi un concerto, di Ornella Vanoni, straordinaria interprete anche di “Domani è un altro giorno, si vedrà”… tra telefonini accesi, lacrime e lucciconi alle stelle di una notte che la città di Arezzo non dimenticherà.
Ecco la meravigliosa photo gallery dell’evento: