La società occidentale sembra impegnata in una costante corsa alla felicità. I manuali di self-help occupano spazi sempre più importanti nelle librerie, sintomo inequivocabile di un’insoddisfazione che vuole trovare delle risposte. La felicità, però, è un attimo; tutt’al più tanti attimi che si sommano, ma che sono destinati a finire. Insomma: è un fuoco di paglia. Il monito arriva dalla giornalista tedesca Christina Berndt, esperta di divulgazione scientifica, che nel suo libro “La scienza della contentezza” (Universale Economica Feltrinelli) avverte: questa eterna ricerca della felicità ci rende sempre più infelici. Allora, che fare? Accontentarsi di quello che si ha? Arrendersi all’irrequietezza che spesso accompagna le nostre giornate? Non proprio. Il trucco, infatti, sta nel puntare sulla contentezza, sentimento ben più stabile e duraturo e che, con i giusti accorgimenti, può essere sviluppato per tutta la vita.
Se la ricerca della felicità spinge ad alzare l’asticella sempre più verso l’alto, la contentezza ci permette di vivere in modo soddisfacente, godendo di quello che abbiamo nel presente e puntando su degli obiettivi raggiungibili. Non si tratta quindi di rinunciare alle proprie ambizioni o di soccombere di fronte alle responsabilità, tutt’altro. La crescita personale deve restare uno dei motori della nostra esistenza, ma sempre restando nell’ambito del possibile.
Insomma, sognare va bene, ma l’importante è che i sogni siano realizzabili e alla nostra portata. Il rischio, altrimenti, è quello di farsi male. Ma quali sono le qualità su cui puntare per raggiungere un buon livello di contentezza? Gli studi in materia ci dicono che in primis ci sono la fiducia, l’entusiasmo (il dinamismo) e la capacità di creare legami profondi con gli altri. Cosa fare però se non si è particolarmente dotati in questo senso? La Berndt spiega che il vecchio adagio “chi nasce tondo, muore quadrato” non è veritiero. Le ultime ricerche, infatti, ci dicono che la personalità non è affatto così stabile come ipotizzato dalla scienza in precedenza e che può essere modificata nel corso di tutta la vita.
Una volta spiegata la teoria, è ora di passare alla pratica. Come sviluppare la contentezza nella vita di tutti i giorni? Ecco cinque consigli per vivere al massimo delle proprie possibilità e non cadere in facili trappole.
La scienza della contentezza, Christina Berndt (Universale Economica Feltrinelli)
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