AGGIORNAMENTO 13 SETTEMBRE – Tutti gli elementi fanno propendere per un suicidio. In casa, nel corso di un sopralluogo, le forze dell’ordine hanno trovato delle lettere indirizzate ai genitori nelle quali la ragazza spiegava il gesto. Anche il particolare delle mani legate con le fascette non inficerebbe la tesi del gesto estremo, riporta il Messaggero. Molti suicidi per impiccagione si assicurano infatti le mani proprio per evitare che l’istinto di sopravvivenza prevalga e faccia in modo che si liberino dal cappio. Gli investigatori ipotizzano che la 18enne si sia stretta le fascette con la bocca. In ogni caso l’autopsia ricostruirà le ultime ore di vita della giovane.

 

Una ragazza di 18 anni è stata trovata stamani 12 settembre impiccata con le mani legate. Il suo corpo senza vita era in un un parco pubblico. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, nemmeno quella di un suicidio.

A quanto riporta online il Messaggero, infatti, la ragazza aveva le mani legate sul davanti quindi potrebbe averle bloccate da sola. Il ritrovamento è avvenuto nel parco di Galla Placidia, in zona Portonaccio.

Sul posto è intervenuta la polizia scientifica. I famigliari dell’adolescente avevano denunciato la scomparsa della 18enne ieri sera. Poi, all’alba di oggi, il ritrovamento. Dalle prime informazioni emerge che la giovane soffrisse di crisi depressive e in passato avesse già tentato il suicidio.

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