ULTIM’ORA – Svolta per la strage di Erba, adesso il caso può riaprirsi
Novità senza precedenti nel caso della strage di Erba. La Corte d’assise di Como dovrà fissare un’udienza, a cui tutte le parti potranno partecipare, per decidere se possano essere avviati o meno nuovi accertamenti. La strage di Erba (Como) avvenne l’11 dicembre 2006. Persero la vita Raffaella Castagna, il suo bambino Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.
Sono stati condannati all’ergastolo in via definitiva i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, anche loro residenti nel condominio delle vittime. Si dicono innocenti.
La prima sezione penale della Corte di Cassazione, dopo una camera di consiglio svolta ieri 12 settembre, ha esaminato il ricorso presentato dalla difesa dei condannati contro il “no” che i giudici di Como nello scorso aprile avevano opposto alla loro richiesta di procedere con nuove analisi su alcuni reperti.
I magistrati della Suprema Corte – con un passaggio quindi soltanto interlocutorio – hanno qualificato il ricorso come opposizione. Questo significa che hanno trasmesso di nuovo gli atti alla Corte d’assise di Como.
“Nel nostro ricorso avevano chiesto che si tornasse davanti ai giudici di Como – spiega l’avvocato Fabio Schembri, secondo quanto riporta online Repubblica -. Ciò perché la loro precedente decisione era stata presa senza contraddittorio delle parti. Ora sarà fissata un’udienza, noi potremo chiedere che sia pubblica”.
Le istanze della difesa dei coniugi Romano riguardano il compimento di nuovi esami su campioni biologici. Elementi trovati sul luogo della strage e su un vecchio telefono cellulare, nonché l’accesso ai server della procura per analizzare le registrazioni delle intercettazioni ambientali compiute subito dopo il delitto. Dopo il deposito delle motivazioni da parte della Cassazione – di norma entro un mese – quindi, i giudici di Como fisseranno la loro udienza.
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