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Porti aperti. A Lampedusa la Ocean Viking con ottanta migranti

Porti aperti e non più chiusi come voleva l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini. Si è sbloccato oggi 14 settembre il caso della Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere con 82 migranti a bordo. Il Governo Conte bis, a maggioranza M5S-Pd-Leu, ha assegnato il place of safety – cioè il porto sicuro, all’imbarcazione.

Sarà Lampedusa ad accogliere la nave che si sta già dirigendo verso l’isola. “Siamo sollevati”, fanno sapere da Medici senza frontiere. La ong aveva chiesto aiuto e lamentato condizioni drammatiche a bordo: i migranti salvati da un naufragio sono allo stremo delle forze.

Intanto si valuta se fare entrare l’imbarcazione direttamente in porto. Oppure se procedere con lo sbarco dei migranti su motovedette della Guardia Costiera. La decisione arriva dopo che, nei giorni scorsi, una nota di Palazzo Chigi aveva parlato di “sollecita soluzione” per il caso.

E dopo che ieri, 13 settembre, Francia e Germania si erano fatte avanti, dicendo di essere disponibili ad accogliere il 25% a testa di chi sbarca in Italia, dove potrebbe restare una quota attorno al 10%.

Fino ad ora, per una settimana, la Ocean Viking aveva continuato a fare su e giù a una trentina di miglia ad Est di Lampedusa. In acque Sar (Search and rescue, salvataggio) maltesi, con la richiesta di un porto sicuro a Roma e a La Valletta. Richieste che, fino ad oggi, erano cadute nel vuoto. La nave domenica 8 settembre aveva salvato 50 persone, e due giorni dopo era intervenuta nuovamente per salvare altri 34 migranti in mare.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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