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Le chiede di sposarlo ma annega: tragedia in un resort, ecco cosa è successo

Si è tuffato nell’oceano per chiedere alla propria ragazza di sposarlo. Ma è morto: non è più riemerso. La tragica storia di Steven Weber, uomo della Louisiana, negli Stati Uniti, arriva dall’Africa.

Steven era in vacanza con la fidanzata Kenesha Antoine, in Tanzania. I due alloggiavano in una cabina di legno con una struttura parzialmente sommersa. In pratica potevano affacciarsi sotto il mare, dunque vivere, in parte, come in un hotel sottomarino. L’uomo aveva raggiunto a nuoto la finestra della camera con la proposta di matrimonio scritta su un foglio e l’anello.

Qualcosa di molto romantico e certamente molto originale. Il tutto è stato girato in un video dall’interno della stanza, mentre Steven Weber arrivava nuotando in apnea. Purtroppo l’uomo non è più riuscito a tornare indietro perché è annegato nel corso della risalita in superficie. Qualcosa è andato storto e il giovane ha tragicamente perso la vita.

Steven aveva pensato a ogni particolare. Si era tuffato indossando pinne e boccaglio, con l’anello di fidanzamento e la proposta scritta su un foglio ricoperto da una pellicola. “Non riesco a trattenere il respiro abbastanza a lungo da dirti tutto ciò che amo di te. Ma … Tutto ciò che amo di te, lo amo ogni giorno di più!”, aveva scritto sul pezzo di carta. “Per favore, sarai mia moglie? Sposami“.

Non sei mai emerso da quelle profondità, quindi non hai mai avuto modo di sentire la mia risposta: sì! Sì! Un milione di volte, sì, ti sposerò”, si legge in un post pubblicato su Facebook della fidanzata di Steven, Kenesha Antoine. La ragazza ha postato sul social network il video della proposta. “Il giorno più bello della nostra vita si è trasformato nel peggiore, nella più crudele svolta del destino che si possa immaginare”.

Un frame tratto dal video della proposta di matrimonio postato su Facebook

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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