Vanessa Scalera: “La mia Imma Tataranni è un fulmine nella televisione italiana” [ESCLUSIVA]
“Cosa spero si percepisca vedendo questa serie tv? Soprattutto l’onestà con cui è stata fatta. Non è un prodotto patinato, non l’abbiamo fatto per piacere ma per realizzare quello che volevamo profondamente”. Parola di Vanessa Scalera, che così commenta “Imma Tataranni – Sostituto procuratore”, la serie TV in sei puntate (la prima è stata trasmessa domenica 22 settembre in prima serata su Rai Uno, ottenendo ben il 23,3% di share, con oltre 5 milioni di spettatori) di cui è protagonista assoluta.
“Abbiamo voluto davvero bene a questa storia e a questa donna, e ci siamo voluti bene tra di noi. Non ci siamo guardati mentre recitavamo, l’abbiamo fatto in maniera onesta”.
E non voler bene a questo personaggio sembra davvero difficile, perché è una di noi, una donna vera, reale, umana, una che si è fatta da sola. E che la serie sia stata realizzata con amore e passione lo si capisce bene parlando con la sua protagonista, attrice pugliese di teatro, cinema e televisione sinora poco conosciuta al grande pubblico, ma che di certo diventerà in poco tempo molto familiare agli spettatori italiani.
“Imma Tataranni – Sostituto procuratore”, la prima puntata della serie tv con Vanessa Scalera registra il 23.3% di share
Parliamo dalla storia. La fiction (diretta da Francesco Amato) è liberamente tratta dai romanzi del premio Campiello Mariolina Venezia, in particolare da “Come le piante tra i sassi”, “Maltempo” e “Rione Serra Venerdì”. La protagonista è un sostituto procuratore dalla memoria prodigiosa, dal coraggio da leoni e con un carattere audace e particolare, non certamente identificabile con la classica figura della donna di legge. Le vicende si svolgono a Matera (vero e proprio personaggio aggiuntivo della serie) e insieme a Imma conosciamo il marito Pietro (interpretato da Massimiliano Gallo), la figlia adolescente Valentina (Alice Azzariti), il procuratore capo Vitali (Carlo Buccirosso) e l’affascinante appuntato Ipazio Calogiuri (Alessio Lapice).
VELVET: Parliamo innanzitutto della serie, che mi sembra abbastanza insolita rispetto alle consuete fiction televisive. C’è una protagonista tosta, inflessibile, che può risultare anche ruvida e antipatica. Insomma, non ci troviamo di fronte al solito personaggio femminile…
VANESSA SCALERA: No, non è un personaggio stereotipato, è veramente un fulmine nel panorama della televisione italiana e delle fiction tradizionali. Credo non sia mai stato raccontato né filmato un personaggio del genere, caratterialmente diverso dal solito. Siamo sempre abituati a vedere personaggi di donne che sono l’angelo del focolare, sempre disposte all’ascolto e all’incontro. Imma non è una donna accogliente, è diversa.
Vanessa Scalera è la protagonista della nuova serie tv di Rai Uno “Imma Tataranni – Sostituto procuratore”
VELVET: Chi è Imma Tataranni, come la descriveresti?
VS: Imma è una donna dura con gli altri ma anche con se stessa. È volitiva, il mestiere che fa la porta a stare dalla parte degli ultimi, a sostenerli: lei stessa appartiene a quella categoria, la madre ha fatto la donna delle pulizie per tanti anni. Imma non è una donna privilegiata, è una che si è fatta da sé, ha studiato, era una secchiona a scuola e poi è diventata un grande magistrato, un famoso pm.
VELVET: Tosta, dura come la pietra, determinata. Ma Imma è anche una donna che non dimentica mai il suo lato femminile, come dimostra la scelta di look sempre molto colorati, la predilezione per l’animalier e gli outfit che non passano inosservati.
VS: Probabilmente anche grazie alla sua personalità così decisa e forte, Imma è una che osa, che sceglie accostamenti azzardati, mise tigrate con paillettes, outfit zebrati, ha un grande coraggio anche nel vestirsi. E poi per lei sono irrinunciabili i tacchi alti, dai 12 ai 15 centimetri.
Vanessa Scalera: “Imma Tataranni è una donna reale, che non ha mai avuto privilegi e si è fatta da sé”
VELVET: Non deve essere stato facile per te recitare su quei tacchi così appuntiti e scomodi, soprattutto in una città come Matera.
VS: Quelle scarpe sono diventate le mie seconde gambe. Dovevo recitare anche in zone impervie ma camminavo magicamente: non so come ho fatto, probabilmente sono stata sostenuta dalla forza del personaggio. Però alla fine delle riprese non sai come erano tonici e rassodati i muscoli delle mie gambe, avevo dei polpacci di marmo! Ora è tutto dimenticato, purtroppo, perché sono tornata alle mie consuete scarpe da ginnastica…
VELVET: Sei salentina di origine, ma la fiction è tutta ambientata a Matera. Come hai lavorato sull’accento?
VS: Ho avuto a fianco a me Lia Trivisani, una straordinaria coach di Matera che ha aiutato tutti noi, e che chiaramente aveva un rapporto privilegiato con me, poiché abbiamo lavorato insieme ogni giorno, tutti i giorni. Mi è stata utilissima, è grazie a lei se ho ottenuto quell’accento leggero ma ben presente.
VELVET: Come è arrivato questo ruolo? E cosa rappresenta all’interno della tua carriera?
VS: La parte è arrivata nel modo più canonico, attraverso una casting list in agenzia. Ho fatto dei provini, ben quattro e poi sono stata presa. Per me questo ruolo rappresenta il salto nella tv di stato, la domenica sera, in prime time. Ora probabilmente verrò riconosciuta per strada, e tutto ciò mi fa un effetto che non riesco a spiegare! Ovviamente sono felicissima, spero che la serie piaccia, perché io, il regista e tutta la troupe abbiamo amato molto girare questa serie, l’abbiamo fatta con grande passione.
VELVET: Parliamo di donne nelle serie tv. Ho notato che negli ultimi anni c’è sempre di più un’affermazione del girl power, del ruolo delle donne nelle principali fiction (mi riferisco in particolare alla quarta serie di “Gomorra” e alla seconda stagione di “Suburra”). I personaggi femminili hanno più potere, sono più determinati, prendono decisioni, hanno le palle! Sta cambiando qualcosa? Finalmente noi donne possiamo affermarci anche all’interno degli spazi normalmente occupati dagli uomini, e distinguerci in ruoli perlopiù maschili?
VS: Penso di sì, e spero che non siano solo delle mosche bianche nel panorama televisivo: tutto mi fa pensare che stiamo andando verso la direzione giusta, sono ottimista in questo senso. È ovvio, c’è ancora tanta strada da fare, siamo agli inizi e il traguardo non lo abbiamo ancora raggiunto, ma rispetto a tanti anni fa credo che vengano finalmente raccontate in tv donne uguali a noi, reali. Finora sono state portate sul piccolo schermo donne irreali, da copertina o da pubblicità. Finalmente c’è la possibilità di raccontarci, di far vedere come siamo. E questo a noi attrici va benissimo!
Vanessa Scalera: “Finalmente i ruoli femminili in tv stanno cambiando”
VELVET: Di televisione ne hai fatta abbastanza. Hai partecipato a “Squadra antimafia: Palermo oggi” nel 2011, poi sei stata nel cast di “L’aquila grandi speranze”, hai recitato nel film per la tv “Lea” per la regia di Marco Tullio Giordana, e ora arriva “Imma Tataranni – Sostituto procuratore”. Il filo conduttore di tutti questi lavori, pur rimanendo nell’ambito della fiction, è uno sguardo anche sul sociale. Le tue scelte professionali vanno su questo tipo di lavori?
VS: Spero di scegliere bene i ruoli che interpreto. Quella in “Squadra antimafia” era una piccola parte, ero giovanissima ed era un prodotto diverso. “Lea” è la mia pepita d’oro, perché abbiamo raccontato una vittima (Lea Garofalo, testimone di giustizia assassinata dall’ex-fidanzato mafioso, ndr), poi ho avuto la possibilità di lavorare con Marco Tullio Giordana che è un maestro nel raccontare il cinema civile. Poi è arrivato Marco Risi con “L’Aquila grandi speranze”: anche lì avevo un piccolo ruolo, ma mi fido molto anche del regista con cui devo lavorare. Marco Risi è una garanzia di qualità, Marco Tullio è il mio punto di riferimento.
VELVET: Infatti un discorso simile potremmo farlo anche per le tue partecipazioni cinematografiche. Hai lavorato con Marco Bellocchio, Nanni Moretti, Marco Tullio Giordana, Michele Placido. Le tue scelte sembrano ben mirate e decisamente autoriali.
VS: Sono stata fortunata. Quando ho iniziato a fare cinema, mi sono messa davanti a una macchina da presa con “Vincere” per la regia di Marco Bellocchio. Anche in quel caso ho fatto un provino, l’ho vinto ed è ovvio che, quando inizi con un grande regista, poi è difficile tornare indietro, vuoi lavorare sempre con i grandi. Dopo Bellocchio sono passata a Giordana, poi a Nanni Moretti. Sono stata fortunata, li ho convinti!
Devo ammettere che lavorare con loro è stata una grandissima scuola, molto formativa. Sono uomini che, aldilà della loro artisticità prorompente e straordinaria, ti insegnano una grande cosa, l’umiltà. Sia Bellocchio che Giordana che Moretti sono uomini molto umili, semplici , ironici, perché essendo dei grandi maestri non hanno bisogno di dimostrare niente a nessuno.
VELVET: Fai televisione da diversi anni. Hai notato dei cambiamenti nel tempo? C’è stato un miglioramento nella qualità dei prodotti, da quando è aumentata la scelta per lo spettatore e si sono affermate piattaforme come Netflix o Amazon Prime?
VS: Certamente, e per noi attori c’è più lavoro. Fino a non troppo tempo fa, si facevano anche pochi provini: all’epoca c’erano soltanto due grandi piattaforme. Poi è arrivata Sky, ora ci sono Amazon e Netflix. C’è più proposta, più possibilità, libertà di scelta. Io spero che finalmente si affermi il merito prima di tutto: vedo tante colleghe che hanno ottenuto ruoli belli e importanti in altre serie. Vedo che stanno lavorando, e questo mi fa felice perché percepisco che l’aria sta cambiando, per fortuna.
“Imma Tataranni – Sostituto procuratore”, nel cast anche Carlo Buccirosso, Alessio Lapice, Massimiliano Gallo
VELVET: Quali sono in tuoi progetti per il futuro?
VS: Sto girando “Romulus” di Matteo Rovere, ma non ne posso parlare, non posso dire nulla. Sto anche preparando uno spettacolo teatrale per aprile, per “Carrozzerie N.O.T.”. Si tratta di un testo inedito di Filippo Gili, da lui scritto e diretto. Si intitola “L’uomo di legno”, è un testo tragicomico molto particolare.