La madre della cantante Arisa sarebbe coinvolta in un’inchiesta penale su falsi invalidi. Nel corso della diretta della trasmissione Mattino Cinque, stamani 24 settembre, “in merito all’inchiesta dei falsi invalidi di Potenza – riferisce Mediaset in una nota – è stata data la notizia che tra gli indagati c’è anche la mamma della cantante Arisa”.

Nell’inchiesta, stando a quanto riporta online Adnkronos, sono coinvolte parecchie persone. Faccendieri che con l’ausilio di medici e avvocati truffavano l’Inps percependo indebitamente pensioni e indennità di accompagnamento per migliaia di euro. Dal 2018 ad oggi sarebbero avvenute frodi per 530 mila euro. Tutto fa pensare che la condotta criminosa andasse avanti già da alcuni anni.

L’operazione è scattata alle prime ore di ieri mattina, 23 settembre. Non poche le misure cautelari eseguite dalla Squadra mobile. Agli arresti domiciliari 5 persone, una ha ricevuto l’interdizione dai pubblici uffici e due hanno subìto perquisizioni. Al momento le indagini vedono coinvolti 40 soggetti.

Si tratta di un’indagine molto lunga” ha dichiarato il procuratore Francesco Curcio. Il quale ha messo in luce come stabilmente venivano effettuate truffe sui falsi invalidi. Esisteva in pratica, secondo il procuratore, un sistema per le pratiche di invalidità dell’Inps “abbastanza vulnerabile”.

Una catena di professionisti che istruivano le pratiche. Le presunte invalidità passavano grazie all’aiuto di medici compiacenti. Pagati fino a mille euro per le certificazioni e grazie ai legali. Un sodalizio criminale. Alcuni membri reclutavano persone anziane intenzionate ad avviare l’iter per il riconoscimento dell’assegno fittizio, altri provvedevano a creare la falsa documentazione. Altri ancora fornivano l’assistenza legale.

I casi più eclatanti ben documentati nelle indagini riguardano un falso cieco, ripreso mentre giocava a carte, o chi dichiarava gravi forme depressive salvo poi partecipare a rassegne canore o addirittura di un uomo in carrozzina ritrovato a zappare un campo agricolo.

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