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Incredibile a San Francisco: il bolide della polizia si “scarica” e l’inseguimento finisce

L’auto della polizia termina improvvisamente la sua corsa e il sospettato se la dà a gambe. È successo nella Bay Area di San Francisco, negli Stati Uniti. Un bolide elettrico della Tesla in uso alle forze di sicurezza locali si è “piantato” di brutto. Proprio nel momento peggiore: è rimasto senza energia durante un inseguimento.

Così dal sito della Cnn si scopre che il sospettato si è dileguato senza problemi. E la vettura elettrica della polizia? Ferma, completamente scarica. Non si sa se la Tesla Model S 85 del 2014 non fosse caricata correttamente, o se abbia perso energia per un qualche problema. Sta di fatto che il disastro è capitato durante un’emergenza. Secondo il portavoce del Dipartimento di Polizia di Fremont, Geneva Bosques: “Succede di tanto in tanto, soprattutto se un poliziotto ritorna alla stazione per prendere un rapporto e poi torna per strada”.

L’agente di polizia alla guida della Tesla aveva intercettato un sospetto in auto. I poliziotti lo ricercavano in relazione a un crimine a Santa Clara. A quel punto è scattato l’inseguimento ad alta velocità. Ma poco dopo il poliziotto ha comunicato ala centrale: “Ho appena realizzato che ho la batteria bassa, ne ho per sei miglia sulla Tesla”.

L’uomo così si è allontanato. Sebbene le altre pattuglie abbiano cercato di raggiungerlo, spiega Bosques, l’inseguimento è stato fermato dopo 10 minuti. Lo si riteneva troppo pericoloso. La vettura sospetta è stata trovata più tardi da agenti della California State Highway Patrol abbandonata a San Josè.

Riguardo al fallito inseguimento la polizia di Fremont ha sottolineato che comunque le vetture elettriche sono ancora nel periodo di prova di sei mesi. Un lasso di tempo che serve al dipartimento per testare l’integrazione della Tesla con le esigenze di polizia. “Non abbiamo alcuna politica scritta per quanto riguarda l’uso dell’acceleratore o la ricarica – dice la polizia – . Ma la linea guida generale è che la batteria dovrebbe essere almeno mezza piena all’inizio del turno, e su questa vettura lo era”.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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