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Clima, studenti in sciopero: cortei in tutta in Italia. Il caso dell’eco-liceo di Roma

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Ispirato dalla sedicenne svedese Greta Thunberg, il movimento dei giovani per il clima Fridays For Future (FFF), torna in piazza venerdì 27 settembre. Cortei e slogan in 160 città italiane, per il terzo sciopero globale del clima, dopo quelli del 15 marzo e del 24 maggio scorsi.

Sono previsti cortei in mattinata, dalle 10 alle 13, da Milano a Roma e da Torino a Napoli. Si svolgerà un comizio collettivo finale, nel quale parleranno gli attivisti di 173 gruppi locali. Lo sciopero arriva in conclusione della #WeekForFuture, la settimana di manifestazioni per il clima indetta da Fridays For Future in tutto il mondo.

La settimana è cominciata venerdì 20 settembre. Ci sono state, quel giorno, manifestazioni in 130 paesi nel mondo: secondo gli organizzatori, hanno coinvolto 4 milioni di persone. La maggior parte degli Stati hanno tenuto lo sciopero nazionale il giorno 20. Folle oceaniche, sottolinea online l’Ansa, si sono viste negli Stati Uniti, in Germania e in Australia.

Gli attivisti italiani hanno scelto di fare lo sciopero il 27, insieme ad altri 26 paesi. Si tratta di Nuova Zelanda, Thailandia, Myanmar, Mali, Eswatini, Gambia, Sudan. Ma anche di Arabia Saudita, Yemen, Ungheria, Slovenia, Grecia, Olanda, Belgio, Svizzera, Svezia, Spagna. E infine Portogallo, Canada, Isole Vergini (Usa), Argentina, Venezuela, Aruba, Ecuador, Guam, Honduras. A Montreal in Canada sarà presente anche Greta Thunberg.

In Italia, nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti (M5S), ha mandato una circolare. I presidi giustificheranno le assenze degli studenti che partecipano allo sciopero.

La preside del liceo classico Orazio di Roma, Maria Grazia Lancellotti, ha dichiarato per l’Istituto “lo stato di emergenza climatica ed ecologica”. Una proclamazione drastica resa nota non solo agli studenti, ma anche ai genitori e al personale scolastico. Il Liceo Orazio si impegna a “ridurre, fino ad eliminare, i consumi di bottigliette di plastica, sostituendole con borracce e distributori d’acqua. A promuovere e rispettare la raccolta differenziata, il riciclo e percorsi di divulgazione scientifica. A incrementare l’uso di prodotti per le pulizie biodegradabili”.

Caro Ministro Fioramonti – comincia un post Facebook di Fridays For Future – , ci fa piacere il sostegno che ci ha dimostrato. Ora è necessario che le parole si trasformino in fatti. Queste sono le nostre richieste: aumenti i fondi alla Scuola, all’Università e alla Ricerca per sostenere l’innovazione ecologica e rendere gli istituti scolastici 100% sostenibili”.

Riveda i programmi didattici – insistono studenti e attivisti – per far sì che evidenzino chiaramente le tragiche conseguenze dell’utilizzo di combustibili fossili. Inserisca in tutti i programmi insegnamenti basati su modelli di sviluppo sostenibile. Interrompa tutte le collaborazioni tra il MIUR e le aziende inquinatrici che non abbiano ancora un piano di decarbonizzazione totale entro il 2025. E neppure un piano esplicito di bonifiche e risarcimento danni. A partire da Eni, FCA, VW, Mc Donalds e molte altre”.

“I presidi non devono applicare sanzioni disciplinari come il conteggio del limite di 50 assenze e la penalizzazione del voto in condotta per chi sciopera il 27 Settembre”. “Il banner al Ministero non ci basta – concludono i ragazzi del movimento di Greta Thunberg -, vogliamo azioni concrete per fermare il cambiamento climatico a partire da scuole e università!”.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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