A Parigi lo chic francese parla anche italiano. E lo spettacolo di moda è più vivo che mai nella Città della Tour Eiffel.

Il dato è inequivocabile. A Parigi, passerelle e presentazioni dedicate alla moda donna per la prossima estate non sarebbero quelle che in buona parte sono, se non avessero alle spalle un direttore creativo italiano.

Rochas

Rochas, marchio del più glamourous charme parigino, ne è un fulgido esempio. Da 6 anni e ben dodici collezioni, alla guida artistica c’è Alessandro Dell’Acqua, napoletano, il senso della bellezza nel dna, stilista tra i più apprezzati nel panorama del fashion system internazionale. La sua caratteristica? Incrociare la parte più elegantemente borghese di un bel vestire al femminile con una grinta e uno sprint tutto nuovo, capace di dare allo stile classico una marcia in più.

Un’operazione che da Rochas, Dell’Acqua affida al colore, pieno, energetico, vitale, spesso accoppiato anche in modo irregolare eppure perfetto, per dare a quei capi dalla memoria più tradizionale una linfa tutta nuova. “È la prima volta che per Rochas uso dei colori cosi forti”, ci dice dell’Acqua alla fine del suo show.

“Però questa volta avevo davvero voglia di alleggerire, di togliere un po’ di ‘drama’, sento il bisogno di cose più leggere. Così ho cominciato a lavorare su materiali super leggeri e super couture, velluti e sete froissé, le duchesse, ho lavorato su forme femminili ma molto contemporanee. Per contrasto, ho fatto delle scarpe ispirate proprio al mondo della haute couture, ai colori di Christian Lacroix, fucsia, bluette, verde acido, tutte fatte a mano, drappeggiate una a una. L’unico tocco couture che ho voluto mettere, nelle scarpe, per il resto è stato un lavoro di alleggerimento e sottrazione. Volevo rendere la donna francese di Rochas più libera e più allegra. Senza perdere una briciola di sensualità.”

Redemption

Libertà, eleganza, ribellione rock’n’roll. È Gabriele Moratti, Bebe per gli amici e per tutti, a definire la nuova collezione del suo brand Redemption nel segno della musica. Basti pensare che la sfilata inizia proprio sulle note di Freedom, cantata dalla voce nera e profonda di Richie Havens. Lo spirito di Woodstock è nell’aria della sala del municipio dove ha luogo lo show, ovvero l’ufficio della sindaca di Parigi Madame Anne Hidalgo.

Il casting è tra i più belli, ragazze di ogni nazionalità affrontano la sala decorata di fiori e di rose in una cavalcata sexy e sostenuta, gli abiti corti e drappeggiati accanto ai jeans bianchi realizzati in dènim riciclato come anche la carta usata per il packaging, nel segno di una responsabilità ambientale che Bebe ha respirato già da piccolo in famiglia, grazie a mamma Letizia e papà Gian Marco.

Roger Vivier

Spettacolo. È quello che regala invece Gherardo Felloni, direttore creativo di Roger Vivier, e scarpe amate dalle dive del cinema francese, Catherine Deneuve e Brigitte Bardot, in testa. Ci sono anche loro, ma come comparse nello show allestito all’Hotel Vivier, terzo capitolo di un racconto che Felloni si diverte ad imbastire per presentare la nuova collezione.

“Questa volta ho voluto ricreare le atmosfere del dietro le quinte prima di entrare in scena, il momento che precede l’uscita sul palcoscenico”, racconta il designer. Così in ogni camera c’è una donna diversa, che indossa le ultime creazioni, scarpe e borse con iconica fibbia ma anche boots e zoccoli in legno e cristallo; una donna che provoca sempre un sorriso o una sorpresa. Come Anna Cleaveland nei panni della Callas, con tanto di sarta al seguito, o una strepitosa Jackie Kennedy.

 

Issey Miyake

Si affida invece alle coreografie di Daniel Ezralow, già tra i fondatori del gruppo di danza acrobatica Momix, Satoshi Kondo, il nuovo direttore creativo di Issey Miyake. Nello spazio museale Le Centquatre, dedicato alle più interessanti avanguardie artistiche, entrano in scena le coreografie di abiti che sono un inno alla gioia e alla libertà, regalata da un equilibrio perfetto di passato e futuro. Tessuti nylon aquilone di ultima generazione, peso piuma e sostenibili, vicino ai colori e alle stampe giapponesi, modelle che volano in alto o  sfrecciano allegrissime sugli skater elettrici ed ecologici. La gioia e l’allegria sono ovunque, nell’aria e nella moda che a Parigi sa di spettacolo in piena libertà.

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